SUSA – Oramai da parecchi mesi, ma in maniera predominante soprattutto a partire da inizio 2022, il fenomeno dell’inflazione è diventato argomento quotidiano di preoccupazione per i mercati finanziari e per la situazione macroeconomica mondiale. In Italia l’Istat ha comunicato che nel mese di giugno 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo (al lordo dei tabacchi) ha registrato una crescita dell’8% su base annua, Livelli che non vedevamo dagli anni ‘80.
INFLAZIONE: LA SALITA DEI PREZZI E IL COSTO DELL’ENERGIA
Spiega la dottoressa Cinzia Valerio di Sanpaolo Invest, sede di Susa. “Secondo le analisi della commissione europea, a causare questo significativo incremento dei prezzi sarebbero principalmente il costo crescente dell’energia aggravato dal conflitto Russia-Ucraina e le numerose interruzioni della catena di approvvigionamento di alcuni beni tra cui i semiconduttori e i prodotti metallici. Non ultima un’ulteriore recrudescenza del fenomeno pandemico“.
IL FORTE INCREMENTO DEI TASSI D’INTERESSE
“Il forte incremento dei tassi di interesse ha quindi penalizzato in maniera importante tutta la parte dei portafogli obbligazionari. Questo ha creato ovviamente grande preoccupazione, sia perché questa parte rappresenta solitamente la percentuale più importante dei portafogli in un ambito di diversificazione, sia perché storicamente e psicologicamente ne ha sempre rappresentato la parte “tranquilla” e meno volatile . Oggi ci ritroviamo a gestire una situazione completamente diversa in cui l’attenzione all’andamento dei tassi di interesse è divenuta più importante e più preoccupante rispetto all’andamento dei mercati azionari”.
VERIFICARE IL PORTAFOGLIO
“Le ripercussioni dell’impennata dei tassi di interesse comportano nei portafogli di investimento perdite consistenti in tutti i comparti obbligazionari. Come comportarsi in queste fasi di mercato? Vale sempre il principio per cui liquidare un investimento in perdita consiste nel consolidamento della perdita stessa. Occorre quindi verificare la diversificazione di portafoglio ed eventualmente procedere in un riassetto dello stesso, alleggerendo alcune posizioni o riposizionandosi in altre in previsione di una ripresa dei mercati azionari o di un futuro abbassamento dei tassi di interesse”.
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