SESTRIERE – Sestriere: a due mesi dal traguardo dei novant’anni tagliato da don Gaetano Bellissima, celebrato con grande partecipazione dalla comunità di Sestriere, è arrivata un’altra bella notizia che riguarda il parroco della frazione di Champlas du Col che, oltre al sacerdozio, è stato anche Maestro di Sci di lungo corso. Papa Francesco lo ha infatti nominato Monsignore. Un riconoscimento alla sua grande dedizione nel professare la fede in montagna nel corso di tanti anni di sacerdozio. A comunicare la nomina di Monsignore, attribuita anche a Don Gian Paolo di Pascale ex parroco di Sestriere, è stato l’Arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia nominato dall’ottobre 2019 Amministratore Apostolico della Diocesi di Susa.
GLI AUGURI
“Tutta la comunità di Sestriere ha accolto con entusiasmo – ha commentato il Sindaco di Sestriere Gianni Poncet – la nomina a Monsignore di Don Gaetano Bellissima, attribuitagli da Papa Francesco. Una nomina assegnata ad grande parroco, un grande uomo sempre vicino alla collettività di Champlas ed anche a quella del Colle del Sestriere in quanto da Maestro di Sci ha sempre seguito da vicino tutte le vicende e la crescita dei giovani, di generazione in generazione. Il suo impegno per la Chiesa è stato sempre encomiabile, una persona eccezionale, di riferimento per tutto il nostro territorio”.
IL TITOLO
Il titolo onorifico di monsignore viene conferito dal papa a un sacerdote diocesano (non membro di un istituto religioso) al servizio della Santa Sede e può essere concesso a un dato sacerdote su richiesta del vescovo locale. Il sacerdote così nominato è pertanto considerato membro della famiglia pontificia. Il titolo è oggi tripartito in tre tipologie. Cappellano di Sua Santità (detto Cameriere Papale sino al 1969), il livello più basso, distinto per i bottoni viola sulla veste e dalla fascia del medesimo colore. Prelato d’onore di Sua Santità (sino al 1969 Prelato domestico), livello intermedio, distinto per i bottoni rossi sulla veste e dalla fascia viola. Protonotario apostolico, il livello più alto, col medesimo vestito del prelato onorario ma con la possibilità di indossare il ferraiolo viola.
IL MONSIGNORE
Nel dicembre del 2013, papa Francesco ha decretato che le future concessioni del titolo di monsignore debbano essere fatte a preti non al servizio della Santa Sede. Solo nel rango di cappellano di Sua Santità e al compimento dei 65 anni o più. Sulla base della legislazione di papa Pio X, i vicari generali e i vicari capitolari (questi ultimi oggi chiamati amministratori diocesani) sono protonotari durante munere, cioè nel corso del loro incarico e pertanto hanno di diritto il titolo onorifico di monsignore, indicato anche nell’abbreviazione “mons.” Alcune chiese cattoliche orientali di tradizione siriaca utilizzano il titolo di Corepiscopo, equivalente al titolo occidentale di Monsignore. Altre chiese cattoliche orientali concedono il titolo di Archimandrita ad alcuni sacerdoti celibi per rispetto o gratitudine nel loro servizio.
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