TORINO – Nella mattinata di oggi, nellāambito di unāattivitĆ ispettiva sulla filiera di distribuzione e somministrazione dei vaccini anti-covid disposta dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, i militari del N.A.S. di Torino ā in collaborazione con i Carabinieri del locale Comando Stazione ā hanno depositato presso la competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ivrea le risultanze investigative sviluppate sulle vaccinazioni eseguite allāinterno di una struttura residenziale per anziani in Provincia di Torino che hanno portato allāindividuazione di 18 casi di indebita vaccinazione.
NELLA RSA
Nello specifico, i Carabinieri hanno sottoposto allāattenzione dellāAutoritĆ Giudiziaria la posizione dei dirigenti della struttura, direttore di struttura, direttore sanitario. Anche il presidente dellāassociazione gerente la struttura stessa. Ritenuti responsabili di aver consentito, tramite raggiri, la sottoposizione al vaccino non solo agli ospiti e al personale sanitario lƬ in servizio. Ma anche a soggetti risultati totalmente estranei. In alcuni casi i soggetti vaccinati hanno giustificato la prioritĆ acquisita mediante lāiscrizione ad una associazione di volontariato locale attiva allāinterno della R.S.A., ritenendo pertanto di poter rientrare tra le categorie aventi diritto specificate da recenti direttive regionali in materia.
I CONTROLLI
Tuttavia i Carabinieri hanno al riguardo accertato che, in virtĆ¹ delle disposizioni vigenti sulle misure di contrasto e contenimento dellāemergenza epidemiologica, lāaccesso a tali associazioni era correttamente stato inibito giĆ da piĆ¹ di un anno. In altri casi ancora, i soggetti da vaccinare sono stati selezionati tra i parenti dei dirigenti della struttura. Anche dirigenti ora in pensione, o semplici concittadini. Questi potevano vantare una conoscenza diretta con i responsabili e ne hanno fatto richiesta. Sono complessivamente 21 le persone deferite tra dirigenti di struttura e persone che indebitamente hanno ottenuto la sottoposizione al vaccino. Sia della prima che della seconda dose entrambe inoculate nel corso dello scorso mese di gennaio.
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