Sant’Antonino: l’olocausto spiegato ai ragazzi dal professor Marco Sguaitzer

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SANT’ANTONINO – Sant’Antonino: l’olocausto spiegato ai ragazzi dal professor Marco Sguaitzer.

OLOCAUSTO E SHOAH SPIEGATI DAL PROFESSOR MARCO SGUAITZER

Il professor Marco Sguaitzer ha incontrato i ragazzi delle classi terze della scuola media di Sant’Antonino. Presenti il Sindaco Preacco, del consigliere Armando Davì, la vice-preside Gadoni e gli insegnanti. Il professore ha fatto un excursus storico molto interessante, portando l’attenzione dei ragazzi sul perché si sia arrivati ad un fenomeno terribile per la storia dell’umanità, quali sono stati l’Olocausto e la Shoah. Lo sterminio di cui furono responsabili la Germania nazista e l’Italia fascista delle persone appartenenti a categorie ritenute nemiche in senso politico e culturale oppure “inferiori” per motivi razziali. Nell’Olocausto, in particolare, il genocidio degli Ebrei.

IL FASCISMO E L’ITALIA

Ha spiegato, ai ragazzi molto attenti, le radici del nazismo e del fascismo: la crisi monetaria, la svalutazione, la disoccupazione. Poi lo scontro sociale e politico, la debolezza dello Stato, l’insicurezza, la sfiducia, la paura, l’Italia con la situazione post bellica del 1919 e, nella Germania, la crisi del 1930. Marco Sguaitzer ha saputo spiegare un argomento complicato con grande capacità comunicativa, affascinandoli in un incontro interattivo. Ha parlato di dittatura, di stato totalitario, di “costruzione scientifica” del nemico da odiare, sottomettere, annientare. Ha ricordato come anche in Italia erano stati aperti 53 campi destinati agli antifascisti ed agli ebrei da trasferire nei campi di concentramento (e a volte di sterminio) nazisti.

L’Olocausto ha prodotto da 12 a 17 milioni di morti, di cui circa 6 milioni di ebrei, da 2 a 3 milioni di guerra sovietici, circa 1,5 milioni di oppositori politici, circa 500 mila Sinti e Rom; circa 250 mila portatori di handicap psichici; circa 15 mila omosessuali; circa 5 mila Testimoni di Geova. Il sindaco Preacco ha ricordato, al termine dell’incontro, come anche a Sant’Antonino ci siano stati dei Giusti che, mettendo a rischio le proprie vite, hanno salvato famiglie ebree nascondendole nelle loro case.

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