RIVOLI – Villa Melano è in liquidazione, con decisione presa durante la seduta dello scorso Consiglio comunale. La società Villa Melano Spa fu costituita nel 2004 con lo scopo di effettuare il recupero e la valorizzazione del complesso, garantendone un diritto di superficie per cinquanta anni.
“Il Comune di Rivoli ha sempre detenuta una quota minoritaria, pari attualmente a 12,50 per cento, mentre il socio di maggioranza è la Regione Piemonte – dichiara il Sindaco Franco Dessì che illustra la delibera – Nel 2011 è stata attivata una gara pubblica per la stipula di mutuo pari a 3 milioni di euro”. Il mutuo, però, non fu attivato in quanto i lavori non furono iniziati se non due anni dopo, quando l’Assemblea dei Soci stabilì di aprire il cantiere, che attualmente è fermo al 45%. “Il Comune di Rivoli ha stanziato a bilancio 250mila euro nel 2013, 288mila nel 2014 e 25mila euro nel 2015, 563mila in tutto, perché l’Amministrazione era intenzionata a ultimare l’opera. Ora il Comune di Rivoli, prendendo atto che il cantiere è fermo dal 2011 e che Villa Melano risulta priva di dipendenti ed è in perdita, chiede la liquidazione”.
Il progetto della Regione
La Regione, socio di maggioranza, non intende però lasciare solo il comune di Rivoli dopo la liquidazione, ma continuare la valorizzazione di Villa Melano, creando all’interno un centro di documentazione di arte contemporanea a disposizione degli artisti, e agendo in modo che la villa entri a far parte delle Regge Sabaude. “Un ulteriore passo nel percorso di Rivoli immersa nell’arte contemporanea. Abbiamo quindi risposto in tal senso dando il nostro assenso al progetto, il cui processo avverrà all’indomani della liquidazione della società”, continua il sindaco Franco Dessì.
Il dibattito in consiglio
“La liquidazione è in realtà un obbligo – dichiara il capogruppo del Movimento 5 Stelle Stefano Torrese – Noi in questo momento pensiamo che sia fondamentale effettuare la liquidazione senza oneri per il Comune e poi fare in modo che le premesse diventino un fatto reale”. Un’affermazione appoggiata anche dalla consigliera Giovanna Massaro: “Per quanto mi riguarda bisogna votare la liquidazione senza nessun costo a carico dei cittadini. Ogni anno la sottoscritta chiesto di sapere situazione di villa Melano. Penso che il 45 per cento dei lavori eseguiti si siano in seguito deteriorati, per cui la cifra prevista per completare la struttura non risulta sufficiente”.
Il Dottor Serra, presidente di Villa Melano spa interviene, rispondendo ai dubbi dei Consiglieri: “Liquidare non vuol dire sprecare o svendere. Proviamo a guardare avanti dove c’è un programma. Ci sarà una parte destinata ad albergo e “maniche” saranno destinate a centri di ricerca o biblioteca. Un cambio di destinazione se troppo traumatico porta a tempi troppo lunghi. Non è una partita facile da sbloccare. Il liquidatore dovrà dare una nuova destinazione”.
L’inizio dei lavori
“L’inizio dei lavori sarà nel primo semestre del 2018 – annuncia il dottor Serra -. Bisognerà identificare anche un gestore. Ritengo che con energia e impegno ci siano buone premesse perché possa rinascere”. Il programma prevede, inoltre, che i lavori giungano al termine entro il 2019.