Rivoli: l’arte materica di Antonio Carena con la mostra la mostra “Green Carena”

RIVOLI – Prosegue a Rivoli la mostra “Green Carena”, che ha riscosso ampi consensi da parte della critica e del pubblico, negli spazi della Casa del Conte Verde di Rivoli inaugurata il 3 dicembre 2021 e prorogata in quella sede fino al 16 gennaio. “Green Carena” era nata dalla Casa Museo Antonio Carena, curata da Nicolò Balocco (con testo critico di Barbara Aimar) e patrocinata dall’ Assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. La location di questa attesa seconda parte della mostra è la Dependance della Casa Museo Antonio Carena, mai prima d’ora aperta al pubblico, nella quale Carena creava e armeggiava strumenti inconsueti per realizzare opere che hanno precorso i tempi con tecniche non prima utilizzate. In esposizione 20 lavori dell’artista di fama internazionale realizzati tra il 1960 ed i primi anni 2000: 15 presentati alla Casa del Conte Verde e 5 mai esposti prima.

carena

LA MOSTRA

I temi affrontati dalla mostra sono sintetizzati nel titolo: “GREEN CARENA – Parte Seconda”: si parla di sostenibilità e ambiente. Antonio Carena, un precursore nel suo percorso artistico di tecniche spesso non consuete e di stilemi divenuti poi simbolo di movimenti e correnti, ha anche anticipato fortemente messaggi oggi dilaganti quali la denuncia per il degrado ambientale, l’inquinamento, la cementificazione, l’accusa contro l’accumulo di rifiuti, attraverso opere frutto di una indagine figurale che va al di là della resa realistica del soggetto. Ha presagito quelli che sarebbero stati gli accadimenti nella vita e nell’arte future e l’incuria verso la quale il pianeta stava avanzando.

LE OPERE

Le opere esposte propongono bianche nuvole che spiccano in spaccati di terra ed immondizia; ‘schegge di cielo’ sovrastanti una terra frammista a sporcizia; porzioni di mondo in cui il cielo pare riflettersi, ma rovinato da crepe profonde (che richiamano l’aridità di una natura sulla quale l’uomo è pesantemente intervenuto); terra e materia intrise di rifiuti quali portavoce del decadimento e quadri nei quali scritte ironiche e scherzosamente dissacratorie sulle abitudini della vita, campeggiano su superfici incielate frammiste a resti di materia. Carena era ‘ARTISTA’ della propria visione e percezione del mondo, che disincantata e leggera narrava della sua profonda conoscenza pittorica e personale.

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