Rivoli: il Partito Democratico il sindaco sulla Adduce deve riferire in Consiglio Comunale

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RIVOLI – In una lunga nota il Partito Democratico di Rivoli scrive sul vice sindaco Laura Adduce. “Abbiamo avuto la conferma che ormai la Città di Rivoli è senza Sindaco da un anno. Il copione è sempre lo stesso. Silenzio e colpe sempre degli altri. Ma questa volta sarà diverso. Dopo l’ormai famoso “Caso Adduce” assistiamo a un teatrino che la Città non merita. Un Sindaco sempre pronto ad andare in televisione, sui giornali e a cavalcare l’onda mediatica per la propria popolarità. Arma che gli si è rivoltata contro. Perché la popolarità sulle spalle degli altri prima o poi si paga. Dopo 3 giorni di silenzio Tragaioli rilascia un’intervista dove prende le distanze dalla sua Vicesindaca, ci volevano 3 giorni a capirlo. Lo fa dopo aver taciuto le due sere precedenti in consiglio comunale mancando di rispetto al Consiglio tutto e venendo meno al suo ruolo istituzionale”.

IL SINDACO TRAGAIOLI

“A lui piace parlare senza contradditorio. Non gli interessa, probabilmente, essere il rappresentante dei cittadini che in questo momento sono furibondi, i quali, sicuramente, non si sentono rappresentati da un Sindaco che è completamente in balia di una maggioranza spaccata. Da una parte la Lega che vuole fare la padrona della Città, che si sente in diritto di poter rappresentare tutti. Nonostante abbia preso appena un 20% alle ultime elezioni. Dall’altra la Lista Civica che in forte imbarazzo e con poca esperienza non sa come barcamenarsi. Possiamo tenere in bilico una Città per le scaramucce interne alla maggioranza? Rivoli merita di essere appesa a un filo per colpa di un Sindaco che non ha la statura per occupare il ruolo per cui è stato eletto dai cittadini? Non intendiamo fomentare polemiche e innescare gogne mediatiche nei confronti della Vicesindaca. Anzi, se da qualcuno è stata offesa, confermiamo la nostra solidarietà. Ci interessa la dialettica politica, ma nei limiti e nei modi democratici”. 

LE ISTITUZIONI

“Rivoli ha una forte anima antifascista, democratica e rispettosa delle istituzioni ed è stato chiarito dalle tante azioni popolari. Centinaia di lettere, mail, flashmob on line, decine di associazioni, organizzazioni che manifestano disappunto. Il tutto senza colori politici, ma in modo traversale e sotto un’unica bandiera, quella dell’antifascismo di cui è orgogliosa la comunità Rivolese. Ma il Sindaco alza le spalle (“apre le mani” citando una sua ormai celebre dichiarazione). Allunga il brodo cercando di insabbiare tutto, ma non ci riuscirà. Per il bene di Rivoli e dei Rivolesi. C’è vuoto di potere a Rivoli, dove non si decide nulla, dove il Sindaco racconta alla Stampa di avere una maggioranza spaccata in due. Prende tempo, si nasconde. Liquida con un laconico “rumori di piazza” la civile protesta da parte dei tanti cittadini indignati”.

IL VICE SINDACO

“Se prima domandavamo al Sindaco (domanda ancora senza risposta). Se Il Vicesindaco fosse adeguato a ricoprire quella carica, se fosse adeguato a rappresentare la Città e le deleghe che lo stesso Sindaco le affidò un anno fa, le ultime dichiarazioni e il suo atteggiamento di questo primo anno ci portano a chiedere. E’ adeguato questo Sindaco a guidare la Città? Rivoli è tra le più importanti Città dell’area metropolitana, dopo le battute, i sorrisi e le strette di mano servono determinazione, scelte, prese di posizione e visione amministrativa. Tutte caratteristiche che non abbiamo visto in un anno e di cui troviamo conferma in questa vicenda. A questo, dopo queste convulse giornate, aggiungiamo lo scarso rispetto delle istituzioni”.

A RIVOLI

“La domanda che ci poniamo è: “Dobbiamo continuare ad assistere al suo tergiversare, al suo attendismo per tutto il mandato? Sarà sempre in balia degli attriti della sua maggioranza?” Ci spiacerebbe molto che Rivoli rimanesse bloccata per i prossimi anni perché qualcuno deve tenersi stretto alla poltrona, deve accontentare una maggioranza che non esiste, che litiga e che non assume posizioni. Per condannare un gesto del genere ci sono voluti 3 giorni, una petizione di ormai 10.000 firme e tanti cittadini che manifestano il proprio disappunto. Il primo che deve aiutare a placare i toni è proprio lui, e poteva farlo senza aspettare 3 giorni per fare una dichiarazione di “presa di distanza”. Poteva farlo prendendo immediatamente dei provvedimenti che siamo certi avrebbero apprezzato i due attori della maggioranza più moderati, Forza Italia e la Lista Civica Rivoli nel Cuore”. Scrive il Partito Democratico di Rivoli.

LA LEGA

“Invece no, mica si può rischiare di perdere il posto, occorre non fare arrabbiare la Lega, il principale azionista della maggioranza. Una via d’uscita che può ancora percorrere, se solo avesse la capacità di gestire la sua maggioranza. Sindaco dia peso a quella parte della sua coalizione che chiede rispetto per i valori della Città di Rivoli. Quei partiti che la sostengono e che hanno avuto il coraggio di uscire allo scoperto prendendo le distanze dalla Lega. Caro Signor Sindaco, ci appelliamo a Lei: faccia ciò per cui è stato votato, interpreti il suo ruolo, guidi la Città dando conto del suo operato ai Cittadini e non alla Lega, si assuma, finalmente, qualche responsabilità. Il tanto sbandierato cambiamento non lo ha visto nessuno, l’unico è vedere che chi guida la Città lo fa più per sé stesso e non per la Comunità”.

L’OPPOSIZIONE

Conclude il Partito Democratico di Rivoli. “L’opposizione c’è e ci sarà, non fomenterà alcuna protesta. Continuerà a svolgere il suo ruolo nel rispetto delle istituzioni: dialettica forte nei contenuti, ma assoluto rispetto delle persone e dell’istituzione che esse momentaneamente rappresentano. Anche ieri sera, crediamo di averlo dimostrato; seppur delusi dalla mancata discussione, siamo rimasti al nostro posto per affrontare i temi legati all’emergenza. Il rispetto da parte nostra c’è, lo pretendiamo noi e la Città”.

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