Rivoli: gli Alpini e l’emergenza Coronavirus, parla il capo gruppo Carlo Cattaneo

Carlo CattaneoCarlo Cattaneo

Alberghina Ottica

RIVOLI – Ai microfoni de L’Agenda e Susa Onda Radio il capo gruppo degli Alpini di Rivoli Carlo Cattaneo.  Una chiacchierata sulla storia e sul futuro delle penne nere a Rivoli. “In questi giorni abbiamo ripreso l’attività della spesa solidale per le famiglie che hanno bisogno. Ci siamo messi a disposizione per la città e non solo per questo drammatico periodo. Sarà un progetto continuativo molto concreto per Rivoli. Siamo un grande gruppo che festeggerà cent’anni tra ricordo e voglia di essere protagonisti nel bene comune”. Cattaneo, artigliere da montagna ai tempi della naja, parla delle attività ferme. C’è il Coro Alpino di Rivoli, il Babbo Natale al Regina Margherita e tante occasioni di socialità.

PER L’OSPEDALE

Per il nostro Ospedale cittadino abbiamo già fatto tanto e tanto faremo. Abbiamo donato apparecchiature e adesso siamo nuovamente in attività. Voglio segnalare l’aiuto degli Alpini in armi della Ceccaroni. E’ bello vedere il loro entusiasmo e l’amore per il territorio. Ragazzi che arrivano da ogni parte d’Italia che lavorano e s’impegnano a Rivoli. Questo è lo spirito alpino che viene ribadito in questo strano 4 Novembre con gli Alpini a Rivoli”. Rivoli, come le altre città italiane, avrà una festa in formato ridotto. Il sindaco Andrea Tragaioli, pochi altri e le associazioni d’armi. Ci saranno le bandiere e i gonfaloni, mancheranno i soci e i cittadini. Una Festa del 4 Novembre che verrà ricordata per l’emergenza e per il grande impegno dei volontari che ancora una volta hanno tenuta alta la penna nera degli Alpini. Carlo Catteneo ha poi ricordato i tempi della sua esperienza in armi, tra muli e obici da portare in montagna.

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