Rivoli, consiglio comunale aperto ai lavoratori della Rostan: “È necessario che si attivino azioni di sostegno”

RIVOLI – Una condizione difficile che perdurava ormai da tempo, e che è inevitabilmente sfociata nel fallimento. È ciò che è accaduto alla Rostan di Rivoli, azienda che produce stampi per pneumatici e che occupava 48 dipendenti, lasciati a casa e che ora saranno coperti per 24 mesi dalla Naspi. Anni di crisi che vanno a colpire il suolo rivolese, ma soprattutto gli operai e gli impiegati che hanno dedicato la propria vita a questo lavoro. Per questo Art 1 Mdp ha presentato un ordine del giorno per manifestare solidarietà. Il consiglio comunale è stato dunque aperto al pubblico, invitando i lavoratori della Rostan che hanno voluto esprimersi sulla situazione.

Il consiglio comunale aperto: “I lavoratori dovrebbero essere supportati, non solo dall’amministrazione comunale”

Una azione congiunta, che vede gli sforzi di più comuni e della Regione per sopperire a questa situazione. È quanto chiesto durante la seduta aperta al pubblico. “La situazione è quella descritta, il fallimento c’è – ha dichiarato il signor Umberto, responsabile di zona per la Cgil -. Ora si tratta di capire come 48 lavoratori possano essere supportati, non solo dall’amministrazione comunale. È tradizione che si lavori con più comuni insieme. Sarebbe utile provare a fare una riunione per capire quali sono gli strumenti a disposizione”. Parole sostenute dai lavoratori che, intervenendo, hanno raccontato la loro storia con voce spezzata dall’emozione di una vita trascorsa in un’azienda. “I sacrifici li abbiamo fatti noi operai. Sono lì da una vita, abbiamo dato il massimo per questa azienda. Se c’è una opportunità di metterci in condizione di riprendere, chiamiamo gli operai e vediamo cosa sono in grado di saper fare”. I consiglieri rivolesi hanno tutti mostrato la propria volontà di sostegno e di lavorare insieme. “Cerchiamo di invogliare gli imprenditori ad investire, perché ci sono 48 lavoratori. – ha sostenuto il consigliere Torrese -. Cerchiamo di fare la nostra parte”. Timore viene anche espresso dal consigliere Lucarelli che si dice spaventato dal fatto che: “Nel momento in cui viene a mancare un sostegno manca tutto. La chiusura della fabbrica significa povertà. Bisogna costruire una linea affinché tutti abbiano una certezza”.

Un tavolo di lavoro prima di Natale: “La situazione non è facile. Cerchiamo di adottare strumenti che siamo in grado di manovrare”

Un supporto ai lavoratori offerto anche dalla giunta che, dal 21 novembre, data in cui è stato dichiarato il fallimento della Rostan, sta cercando di lavorare per trovare una soluzione. “Una situazione complessa – ammette il sindaco Dessì -. Cerchiamo di adottare gli strumenti di cui siamo in possesso, che vanno integrati istituendo un tavolo, dove ogni ente mette in campo le cose che può fare realisticamente. Per quanto difficile questa situazione dobbiamo lavorarci tutti insieme. Speriamo che il curatore fallimentare riesca a trovare qualche acquirente che permetta di ripartire“. Anche l’assessore Sozza, che ha spiegato gli aspetti urbanistici, ha fatto presa su un impegno a breve termine. “Dovremo lavorare su una risorsa del territorio“. L’assessore al lavoro De Francia ha quindi confermato lo sforzo messo in atto in queste settimane, collaborando con i territori circostanti. “Si staglia all’orizzonte una ipotesi attualmente fumosa circa l’acquisizione da parte di un soggetto di una parte. È bene in questa situazione stare con i piedi per terra. I lavoratori coinvolti sono 48, di cui 11 di Rivoli. Ho sentito l’assessore al lavoro di Grugliasco e Collegno e in Regione. Manca solo il curatore fallimentare. Prima di Natale cercheremo di convocare un tavolo, affinché ogni soggetto possa mettere ciò che ha a disposizione per avere un quadro chiaro della situazione”.