Uncem, in accordo con le Associazioni italiane dei Rifugisti, ha trasmesso al Governo la richiesta di sbloccare le aperture delle strutture. E definire un percorso verso la stagione estiva. I rifugi alpini e i rifugi escursionistici sono perlopiĆ¹ identificati con un codice da descrizione “rifugi di montagna”. I rifugi possono effettuare servizio di ristorazione sia interna sia esterna. “Nella realtĆ delle piccole comunitĆ alpine sono, insieme ad altre strutture di tipo extra alberghiero, molto spesso sostitutivi degli alberghi. I rifugi pertanto si trovano a offrire servizi di ospitalitĆ anche per motivi di lavoro, come ĆØ riconosciuto in questo particolare momento agli alberghi. Fornendo anche servizio di ristorazione al pubblico sono anche equiparati ai ristoranti ai quali ĆØ concesso, sempre in questo momento, offrire servizio di asporto“.
LA RICHIESTA
Scrive il Presidente Uncem Marco Bussone ai Ministri Boccia, Franceschini, Patuanelli. “Le Associazioni di rifugisti, insieme a Uncem e ai Comuni, hanno chiesto al Governo la possibilitĆ che i rifugi, alpini ed escursionistici, possano essere inseriti tra i codici attivi non con fini turistici, ma esattamente con le stesse modalitĆ operative di alberghi e ristoranti per poter essere messi in condizione di offrire i servizi di take-away e ospitalitĆ . Questa azione comunque non vedrĆ come conseguenza lāapertura indiscriminata di tutti i rifugi, ma di quella parte che pensa di poter offrire un servizio ragionevole e responsabile adatto alle circostanze contingenti o richieste“, evidenzia Guido Rocci, Presidente Agrap, Associazione dei Rifugisti del Piemonte.
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