Da domenica 15 aprile riapre la caccia di selezione al cinghiale, la Giunta regionale ha approvato i piani di prelievo presentati da alcuni ambiti di caccia e aziende faunistico-venatorie sulla scorta dei censimenti compiuti nei rispettivi territori.
I piani approvati riguardano anche il comparto alpino TO3 “Bassa Valsusa e Val Sangone”, nello specifico: Monte Musinè, Laghi di Caselette, Arnodera, Colle Montabone, Oasi xerotermiche della Valsusa, Orrido di Chianocco e Rocciamelone, unitamente a quelli di 68 aziende faunistico-venatorie e agri-turistico-venatorie.
In totale i capi previsti sono 3251.
L’assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Giorgio Ferrero, rileva che “è la risposta necessaria ai pesanti danni alle coltivazioni e alle proprietà che la incontrollata proliferazione dei cinghiali continua a causare, e agli incidenti stradali provocati da questi animali, talvolta anche mortali, come le cronache degli ultimi mesi hanno registrato. La caccia autorizzata è solo quella di selezione: ogni abbattimento dovrà essere segnalato alle autorità con una scheda su cui saranno specificate le caratteristiche dell’animale abbattuto. Per la caccia al cinghiale in squadra e per le altre specie interverrà il calendario venatorio, su cui stiamo lavorando. Nel frattempo l’augurio è che presto altri ambiti di caccia aderiscano, presentando il necessario piano di prelievo selettivo”.