TORINO – Rette Rsa in Piemonte, nessun aumento a carico delle famiglie. Nessun aumento delle rette Rsa a carico dei pazienti. Eventuali maggiori costi saranno infatti a carico della Regione in modo da non gravare sulle famiglie con i costi dovuti alla pandemia. La decisione ĆØ stata annunciata dallāassessore alla SanitĆ Luigi Icardi rispondendo a Monica Canalis (Pd) nel corso dellāillustrazione del Documento di economia e finanza regionale (Defr) in Commissione SanitĆ , presieduta dal vicepresidente Domenico Rossi. IcardiĀ ha sottolineato che tutte le regioni si trovano in difficoltĆ per via delle spese dovute allāemergenza Covid. E ha aggiunto che se il Governo accoglierĆ la richiesta di 2,2 miliardi di euro da parte delle regioni, il Piemonte potrebbe ricevere i 100 milioni necessari a chiudere i conti in pareggio.
L’EDILIZIA SANITARIA
Per quanto riguarda lāedilizia sanitaria ha dichiarato che la Giunta ha approvato venerdƬ scorso una proposta di delibera sulla riprogrammazione della rete ospedaliera che tiene conto dei nuovi ospedali previsti dal Governo in accordo con Inail e che, entro lāestate, dovrebbe concludersi la bonifica dellāarea destinata alla CittĆ della Salute e della Scienza di Torino. IcardiĀ ha anche ricordato la necessitĆ di potenziare i posti letto per la rianimazione e i servizi per la gestione di unāeventuale nuova pandemia. Si prosegue con il potenziamento dellāassistenza territoriale favorendo la domiciliaritĆ delle malattie croniche e degli non autosufficienti. Si procede poi con lo sviluppo delle Case della salute e delle Medicine di gruppo integrate con la Centrale operativa unica 116117.
LE DOMANDE
Rispondendo aĀ Carlo Riva VercellottiĀ (Fdi) sulla stabilizzazione del personale medico e sanitario assunto per la pandemia, lāassessore ha sottolineato che la Regione ĆØ vincolata dalle decisioni nazionali. Resta il bisogno di personale, anche perchĆ© il doppio percorso di accesso ai Pronto soccorso ha portato a impiegare circa il doppio del personale.
Sulle Case di comunitĆ , lāassessore ha risposto aĀ Marco GrimaldiĀ (Luv) che lāAssessorato ha chiesto proposte di ubicazione alle Aziende sanitarie. Tali proposte verranno poi sottoposte ai sindaci e, dopo lāapprovazione del Consiglio regionale, la delibera verrĆ inviata al Ministero.
Condividendo la riflessione diĀ Valter MarinĀ (Lega), lāassessore ha convenuto sulla necessitĆ di riequilibrare la spesa pro capite per i cittadini che abitano nei grandi centri rispetto a chi abita in luoghi con un minor numero di servizi.
Rispondendo aĀ Francesca FredianiĀ (M4o) sulla scarsitĆ di personale sanitario per le donazioni di sangue,Ā IcardiĀ ha sottolineato di aver chiesto al Ministero, in collaborazione con il centro nazionale sangue, una variazione alla normativa per poter ampliare la platea di chi possa svolgere tale servizio.
AĀ Ivano MartinettiĀ (M5s), sulle liste dāattesa, ha risposto che i tempi per quelle ordinarie sono rientrate negli standard nazionali mentre per quelle programmate sussistono ancora criticitĆ .
Oltre aĀ Canalis, per il Pd sono intervenuti nel dibattito ancheĀ Mario Salizzoni,Ā Raffaele Gallo,Ā Diego SarnoĀ eĀ Valle.
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