Pranzo all’aperto nei ristoranti delle zone montane: la lettera di Uncem al Ministro

TORINO – Pranzo all’aperto nei ristoranti delle zone montane, Bussone (Uncem): garantire con norma e chiarimento la situazione nei comuni alpini e appenninici, in particolare per chi lavora. Lettera Uncem a Speranza. “Alcuni Sindaci di Comuni montani hanno già invitato il Comitato tecnico-scientifico a pranzo nel dehor, da lunedì… Al netto degli inviti, nelle zone montane, occorre un chiarimento per ristoranti e bar, che ho sollecitato al Ministro Speranza. Nei Comuni alpini e appenninici, almeno per due mesi, mangiare all’esterno a pranzo come a cena non è possibile. Se è vero che ci stiamo preparando, Enti locali e imprese, per l’estate e per un turismo che potrà avere buoni flussi, è ancor più vero che per la prossima settimana e fino a fine maggio, occorre riconoscere la specificità delle aree montane. Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

IN MONTAGNA

Prosegue Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem. “La ristorazione e la somministrazione all’aperto non si può fare. Non perché manchino gli spazi, anzi, ma perché le temperature non lo permettono. Anche quando questa coda di inverno lascerà spazio alla vera primavera, è impossibile per chi lavora mangiare all’esterno. Fino a domani, gli operai di ditte, in particolare di edilizia, che lavorano sui territori, potevano pranzare all’interno dei locali, quasi una mensa. Da lunedì questa ipotesi non è chiara e i ristoratori, oltre che le imprese chiedono un chiarimento, che Uncem ha trasmesso in queste ore al Ministro Speranza e tramite lui al Comitato tecnico-scientifico. Anche chi ha delle verande completamente aperte, chiede un chiarimento. Mangiare all’esterno in montagna non si può e la soluzione va trovata“.

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