BUSSOLENO – Continua l’aspra polemica tra amministrazione e opposizioni, Antonella Zoggia ĆØ la piĆ¹ attiva, sulla gestione della mensa alla Scuola Primaria. La giunta comunale guidata da Bruna Consolini. Scrive l’amministrazione in un nota stampa. “ComeĀ amministratori comunali siamo chiamati ad agire secondo quanto espresso nel programma elettorale, nel rispetto della scelta dei nostri elettori, ma prima di tutto siamo chiamati a gestire la ācosa pubblicaā perseguendo il bene comune. Nel rispetto delle leggi dello Stato e secondo il principio della separazione delle competenze tra gli organi politici e gli organi burocratici. In merito allāaffidamento del servizio mensa della Scuola Primaria di Piazza Cavour, gli uffici comunali hanno predisposto un bando ad evidenza pubblica in quanto per importi superiori a 40 mila euro non ĆØ ammissibile lāassegnazione diretta”.
LA COMMITTENZA E’ IN UNIONE MONTANA
“Va evidenziato altresƬ che, per determinati importi, lo svolgimento della gara deve prevedere la rotazione dei fornitori e deve avvenire tramite la centrale unica di committenza. Nel nostro caso dellāUnione Montana. Il bando pubblicato era caratterizzato per quanto possibile da unāapertura alle piccole realtĆ locali. Pur sapendo che non ĆØ lecito creare bandi āmiratiā perchĆ© deve essere garantita la concorrenza. Proprio perchĆ© lāevidenza pubblica offre a molte ditte diverse la possibilitĆ di partecipare alle gare dāappalto, gli uffici estensori hanno inserito le certificazioni ISO quali garanzie aggiuntive. Circa la qualitĆ del servizio fornito ai bambini qualora avessero vinto da ditte lontane dalla nostra realtĆ territoriale. Il possesso di tali certificazioni non era vincolante e non aveva un peso fondamentale nel determinare il vincitore. Erano presenti altri parametri tra cui la vicinanza della cucina alla scuola e l’utilizzo di “prodotti a Km 0″. Questi contribuivano allāindividuazione della ditta piĆ¹ adeguata a fornire il servizio”.
I DIPENDENTI TUTTI RIASSUNTI
“Un discorso a parte merita la tutela dei lavoratori. Nel bando sono state inserite infatti, a norma di legge, le āclausole socialiā. Dall’appalto ĆØ emerso che hanno offerto ai lavoratori locali, precedentemente assunti dall’Asilo Cervini per la mensa della scuola primaria di Bussoleno, di essere riassorbiti dalla nuova azienda. Per svolgere le medesime mansioni lavorative. Va ricordato come troppo spesso in Italia politici e amministratori locali siano andati ben oltre il proprio ruolo. Abbiano influenzato le scelte della pubblica amministrazione, talvolta senza volontĆ illecite. Spesso invece perseguendo interessi privati. Proprio questo modo di agire ha portato i legislatori a vincolare sempre di piĆ¹ lāaffidamento di lavori, servizi e forniture con lāobbligo del rispetto del codice degli appalti”.
DIFFERENZE TRA AMMINISTRATORI E TECNICI
“Purtroppo queste normative finalizzate alla trasparenza e alla lotta alla corruzione pongono vincoli che rischiano di diventare controproducenti per la salvaguardia delle piccole realtĆ locali. Queste hanno una tradizione di buon servizio oppure rappresentano opportunitĆ per i giovani. In questa prospettiva, come amministratori, non ci sentiamo di ‘aver imposto situazioni e comportamenti incomprensibili ed inaccettabili’. Quanto piuttosto di aver agito in coscienza, nel rispetto della normativa. Evitando ogni ingerenza nellāattivitĆ gestionale degli uffici“.
L’OPPOSIZIONE RISPONDE
Sulla gestione dell’appalto della scuola di Bussoleno le opposizioni scrivono. “Non intendiamo ridurre una questione importante come il benessere alimentare dei bambini ad una discussione tra Giunta ed Opposizione. Vogliamo semplicemente riprendere alcuni passaggi della risposta dell’amministrazione alla lettera con cui abbiamo sollevato il problema. Troppo facile dare la responsabilitĆ agli Uffici della gestione dell’appalto della scuola di Bussoleno. Se ĆØ vero che la predisposizione di un Bando Pubblico e la garanzia del rispetto della legge sono di competenza degli uffici Comunali, ĆØ altrettanto vero che la Legge Bassanini stabilisce che sia la Giunta Comunale, a dettare agli uffici le caratteristiche del servizio in appalto. Delle due l’una: o la Giunta, come da normativa, ha individuato le caratteristiche del servizio richiesto, a nostro parere in maniera discriminante ed escludente. Oppure, non facendolo, ĆØ venuta meno ad un suo preciso compito, quello di indirizzo, assegnatole, oltre che dalla Legge, anche dagli elettori. Politici e funzionari”.
LE DUE FUNZIONI
“Ognuno ha le sue funzioni. Il Centro Unico di Committenza dell’Unione Montana, composto da funzionari e tirato in ballo dalla maggioranza, registra la somma delle valutazioni ottenute dai partecipanti che gli uffici comunali, su indicazione della Giunta. E’ la giunta che ha deciso la Determina a Contrarre redatta per affidare l’appalto. E’ stato scelto di attribuire 21 voti per Certificazioni di qualitĆ non obbligatorie ed assegnare lo stesso punteggio a chi prepara i pasti in una cucina attaccata alla Scuola. Questa ĆØ una scelta politica ben precisa! Resta il fatto che a pagare le spese di omissioni o di scelte sbagliate sono il personale dell’Asilo Cervini ed i bambini della Scuola Primaria di Piazza Cavour”.
RAPPRESENTIAMO IL 70% DI BUSSOLENO
“Questi mangiano in due turni un cibo che arriva almeno un’ora prima che venga scodellato. Commissioni. Confronto ed apporti di idee dalle Opposizioni. Ci spiace constatare che, anche in questo caso, l’Amministrazione Comunale abbia scelto di arroccarsi su posizioni di chiusura. Ha smesso, con i fatti, la tanto sbandierata democrazia partecipativa, cardine del loro programma elettorale. Tuttavia, perseverando nella convinzione che la nostra voce che, ricordiamo, rappresenta quasi il 70% dei cittadini votanti di Bussoleno, possa contribuire a trovare una soluzione piĆ¹ equa e soddisfacente a questo come ad altri problemi che l’Amministrazione si troverĆ ad affrontare”.
LE COMMISSIONI?
“Abbiamo proposto l’istituzione di Commissioni Consiliari per ogni materia amministrativa. Composte da maggioranza e minoranze che, nel rispetto dei ruoli assegnati dalle elezioni ed attraverso la raccolta di proposte e di idee, possano lavorare in maniera sinergica per il nostro paese. Purtroppo, e non vogliamo pensare che sia per evitare una nostra partecipazione piĆ¹ attiva alla vita comunale ed alle scelte della maggioranza, l’Amministrazione sembra non apprezzare la nostra richiesta. Stanno rimandando continuamente la loro istituzione. Per non trovarsi nuovamente in situazioni analoghe a quella dell’Asilo Cervini a danno di chissĆ quale altra realtĆ , insistiamo e rimaniamo fiduciosi in attesa”.
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