Piossasco: gli orari della Biblioteca civica “Nuto Revelli” dal 7 settembre

PIOSSASCO – Piossasco, ecco gli orari della Biblioteca civica “Nuto Revelli” dal 7 settembre. Lunedì chiuso, martedì mattino 9.30 – 12.30 / pomeriggio 14.00 – 18.00. Mercoledì mattino 9.30 – 12.30 / pomeriggio 14.00 – 16.00. Venerdì mattino chiuso – pomeriggio 14.00 – 18. Sabato mattino 9.30 – 12.30 / pomeriggio chiuso a Piossasco. Benvenuto Revelli, detto Nuto (Cuneo, 21 luglio 1919 – Cuneo, 5 febbraio 2004) è stato uno scrittore, ufficiale e partigiano italiano. Ufficiale effettivo degli Alpini durante la seconda guerra mondiale, partecipò alla seconda battaglia difensiva del Don. A partire dal settembre 1943 prese parte alla Resistenza italiana, dapprima con una propria formazione, poi entrando nella Banda Italia Libera delle formazioni Giustizia e Libertà del Cuneese.

LA VITA

Diplomato geometra, a vent’anni si arruolò nel Regio Esercito, entrando alla Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena, rimanendovi per due anni e uscendone con il grado di sottotenente, assegnato all’arma di fanteria, corpo degli alpini. Nel 1942 partì volontario per il fronte russo con la 2ª Divisione alpina “Tridentina”, inquadrato nel Battaglione “Tirano del 5º Reggimento alpini; il 19 settembre 1942 fu ferito al braccio, guadagnandosi per il suo comportamento una medaglia d’argento al valore militare e una promozione al grado di tenente per merito di guerra. Ricoverato al convalescenziario di Dnepropetrovsk, tornò poi in prima linea sul Don, a Belogor’, su sua insistita richiesta. Dal 16 gennaio 1943 al 4 febbraio visse in prima persona le fasi della ritirata di Russia a Belgorod, partecipando tra le altre alla battaglia di Nikolaevka. In marzo rientrò in Italia, subito ricoverato per una grave forma di pleurite.

PARTIGIANO

Il 26 luglio a Cuneo vide la caduta del fascismo e poi, con l’armistizio dell’8 settembre, visse lo sfascio dell’esercito e l’occupazione tedesca della città. Dal 13 settembre 1943 iniziò, collegandosi ad altri resistenti, a raccogliere materiali e a prendere contatti per una formazione di pianura (in quel momento era scettico sulla possibilità di azioni in montagna), che in ottobre chiamerà “1ª Compagnia rivendicazione caduti”; iniziò anche una collaborazione, via via più stretta, con la Banda Italia Libera. Entrerà in questa banda il 7 febbraio 1944, dopo il Convegno di Valloriate. A fine mese il gruppo Bande Italia Libera, che aveva sede a Paraloup, diede origine alla IV Banda, sotto il comando di Revelli, che si spostò a operare nel Vallone dell’Arma, sopra Demonte. Qui Revelli compose la canzone partigiana Bandiera nera, più nota oggi con il titolo Pietà l’è morta.

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