TORINO – In Piemonte arrivano 39,5 milioni di euro del Pnrr per il recupero di strutture rurali un tempo utilizzate a scopi abitativi come casali e fattorie, ma anche come case coloniche, stalle, mulini, frantoi, edifici religiosi, edicole votive ormai abbandonate. Nel loro insieme questi luoghi che hanno costituito per molti anni lāossatura economica e culturale delle comunitĆ piemontesi, oggi potranno tornare a nuova vita con un programma di risanamento che coinvolge gran parte dei territori per renderli di nuovo fruibili al pubblico a fini turistici.
IN PIEMONTE I CASALI
La Regione centra quindi lāobbiettivo di immettere liquiditĆ nel sistema produttivo territoriale con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, una misura che prevede una ripartizione in tre tranches.Ā Con iĀ 39,5 milioniĀ del riparto conferito al Piemonte, saranno finanziatiĀ progettiĀ per un valore massimo diĀ 150.000 euroĀ ciascuno, programmi che saranno prima esaminati da una commissione regionale e poi da una ministeriale prima del via libera definitivo.
MIGLIORARE IL TERRITORIO
Nella nostra regione molti siti hanno un valore storico rilevante, e per il Piemonte si presenta una opportunitĆ ghiotta per mettere in vetrina il proprio patrimonio per attrarre visitatori italiani ma soprattutto stranieri allargando cosƬ lāofferta turistica e culturale, ambiti in cui rientrano le Ā«missioniĀ» del Pnrr. Lāiniezione di risorse dovrebbe inoltre arrestare il processo di degrado e anzi migliorare la qualitĆ paesaggistica del territorio e migliorare anche lāaccessibilitĆ per persone con disabilitaĢ fisica e sensoriale.
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