Pericolo valanghe forte: il bollettino di Arpa Piemonte

Valanga neve

TORINO – Pericolo valanghe forte: il bollettino di Arpa Piemonte, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale. I dati sono aggiornati al 02-01-2021, alle ore 16. La previsione per oggi e domani è di pericolo valanghe 4. Forte sui rilievi meridionali, in aumento su quelli occidentali.

DOMENICA 3 GENNAIO

Diffuse condizioni di instabilità in tutti i settori, con possibile interessamento della viabilità di fondovalle. Gli importanti accumuli nevosi previsti determinano un  generale innalzamento del grado di pericolo valanghe. Il quale nel corso della giornata raggiungerà il 4-Forte sulle zone dalle Alpi Pennine ai rilievi meridionali. L’instabilità valanghiva spontanea subirà un deciso incremento soprattutto dove sono previste nevicate più abbondanti. Anche a causa del sovraccarico che la nuova neve eserciterà su precedenti accumuli da vento ancora non consolidati. Potrà sollecitare strati deboli interni al manto nevoso preesistente. In queste aree alpine sono attese valanghe di dimensioni anche molto grandi. Le quali potranno interferire con le vie di comunicazione di fondovalle. L’attività in ambiente innevato sarà condizionata, oltre che dall’instabilità spontanea del manto nevoso, anche dalla possibilità di innescare con debole sovraccarico valanghe a lastroni per distacco di nuovi accumuli, di maggior spessore nelle zone più coinvolte dalla precipitazione.

LUNEDI’ 4 GENNAIO

Nuovi deboli nevicate mantengono condizioni di instabilità sui settori sud-occidentali. Dopo una breve pausa nel pomeriggio di domenica, riprendono deboli nevicate fino a bassa quota sui settori sud-occidentali. Le quali mantengono il grado di pericolo 4-Forte sul sud Piemonte. Nei restanti settori si assiste ad una graduale diminuzione del pericolo valanghe, pur mantenendosi su livelli significativi. Sono attese ancora valanghe spontanee di medie e grandi dimensioni. Potrebbero ancora localmente interessare zone di fondovalle, soprattutto sui settori del cuneese. La possibilità di provocare il distacco di valanghe al passaggio dello sciatore rimane significativa in tutti i settori, sui pendii ripidi a tutte le esposizioni alle quote oltre il limite del bosco. L’attività in ambiente innevato rimane condizionata oltre che dall’instabilità spontanea del manto nevoso anche dalla possibilità di innescare con debole sovraccarico valanghe a lastroni per distacco di nuovi accumuli, di maggior spessore nelle zone nuovamente coinvolte dalle precipitazioni.

IL BOLLETTINO VALANGHE

Il bollettino valanghe è un documento di sintesi su innevamento e stato del manto nevoso. Esprime il grado di pericolo valanghe sul territorio di competenza suddiviso in settori alpini, sulla base dei livelli definiti nella Scala Europea del Pericolo Valanghe e dei principi adottati dal Gruppo Internazionale dei Servizi di Previsione (EAWS). Viene emesso quotidianamente tutti i giorni feriali da dicembre a maggio entro le ore 16. Il bollettino è suddiviso in due pagine: la prima, sempre aggiornata contiene il grado di pericolo valanghe per la giornata successiva a quella di emissione, la previsione per il giorno seguente e la tendenza, la descrizione della fenomenologia valanghiva, dati tabellari di supporto alla comprensione del pericolo valanghe indicato. Infine la seconda pagina, aggiornata tre volte la settimana o in caso di variazioni significative, contiene approfondimenti su innevamento, stato del manto nevoso, ulteriori dati tabellari e immagini.

I DATI

È altresì disponibile un prodotto di sintesi del pericolo valanghe, disponibile anche in inglese, con le mappe del grado di pericolo del mattino e del pomeriggio. È sviluppato per aiutare l’utente nella comprensione dell’evoluzione del grado di pericolo nell’arco della giornata, soprattutto nei periodi primaverili o in caso di nevicate e/o significativa attività eolica. L’elaborazione del bollettino valanghe e la valutazione del grado di pericolo si basa sull’analisi di dati nivometrici e meteorologici misurati quotidianamente. Poi su valutazioni delle caratteristiche fisiche interne del manto nevoso, della distribuzione della copertura nevosa e dei test di stabilità eseguiti settimanalmente dai tecnici nivologi dell’Agenzia e dai collaboratori presenti sul territorio (personale del CFAVS, parchi ed enti di gestione di aree protette, guide alpine e agenti della guardia di finanza -gruppo del soccorso alpino-, membri di CLV).

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