Condove, alla Fiera della Toma l’esibizione della scuola di ballo Emozione Danza & Fitness

Condove, l'esibizione di danza alla Fiera della Toma

CONDOVE – Tra le varie ed interessanti iniziative legate alla Fiera della Toma, da segnare in agenda il balletto. Domenica 14 ottobre c’è l’esibizione della scuola di ballo Emozione Danza & Fitness di Chiusa San Michele e Susa. E’ un appuntamento che rinnova da anni sul palco davanti al comune con l’esibizione di diverse classi con pezzi nuovi e altri tratti da spettacoli. Un’esibizione particolare perchè al ritmo incalzante dei tempi della fiera e sempre applaudita dal numeroso pubblico in Fiera.

Spiega Elisa Pagliana, direttrice della scuola, quale sarà il programma: “Con il nostro staff abbiamo deciso di far ballare diverse classi, anche le più piccole, per offrire un ventaglio di ritmo e stile che dia l’immagine dell’impegno e delle capacitò delle nostre allieve e allievi“. Tra un banchetto e l’altro, mostre e concerti ci sarà anche il tempo di applaudire le ballerine “made in Condove”.

LE MOSTRE

Nell’atrio del Municipio “Il Mondo di Heidi”: libri, immagini, oggetti e gadget dedicati alla protagonista del celebre romanzo di Johanna Spyri, dalla collezione della pinerolese Maria Bruera. Alla Biblioteca “Margherita Hack” “Ai margini del bosco, ai bordi del ruscello” particolari di natura colti dall’obiettivo di Valentina Mangini. Nella sala mensa Scuole Elementari: “Scatta la maschera: personaggi e simboli del Carnevale del Lajetto”.

LA TOMA DI MONTAGNA

La Toma che è in Fiera a Condove è balletto e anche formaggio. Secondo altre fonti il termine deriva dall’origine etimologica ‘tomare’ cioè cadere riferendosi alla precipitazione che la caseina subisce nel latte per azione del caglio. Un’altra versione poco accreditata fa risalire la denominazione Toma al vocabolo francese ‘tomme’, che identifica il nome di alcuni formaggi simili prodotti nella vicina Savoia. La tecnica produttiva della Toma Piemontese è fin dall’epoca medievale strettamente legata all’areale alpino piemontese e in particolare ai margari che sfruttavano i pascoli montani nel periodo estivo per poi ridiscendere nel fondovalle o in pianura in quello invernale. La pratica della transumanza ha influito costantemente sulla grande frammentarietà sia dei luoghi che delle sue tecniche di produzione. Il 10 maggio del 1993 la Toma Piemontese ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione d’Origine con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e la Denominazione d’origine protetta comunitaria.