Ordine dei medici di Torino per la DAD: “Contagi sono troppo alti, occorre rimandare la riapertura delle scuole”

TORINO – LaĀ richiesta dellā€™Ordine dei medici di Torino di fronte allā€™attuale situazione dellā€™emergenza Covid sulla ripresa delle lezioni prevista per lunedƬ 10 gennaio ĆØ chiaramente per la DAD. “Lā€™evoluzione dellā€™epidemia Covid, in particolare gli altissimi numeri dei contagi, lā€™impossibilitĆ  di effettuare tamponi in quantitĆ  adeguata, la bassa vaccinazione dei piĆ¹ piccoli, lā€™aumento dei ricoveri, rendono assolutamente imprudente far ripartire lā€™attivitĆ  scolastica: chiediamo che si faccia il possibile per rimandare di due settimane la riapertura delle scuole primarie e secondarie. I giorni persi potranno essere recuperati a giugno“.

NO ALLA SCUOLA

In questa fase, infatti, i contagi sono molto alti fra gli scolari, che non sono ancora stati vaccinati in modo massivo, parecchi insegnanti sono assenti per isolamento oĀ quarantena, e in particolare nelle elementari ĆØ difficile controllare costantemente mascherine e distanziamento. Oltretutto, il sistema di tracciamento previsto ĆØ farraginoso e non ĆØ minimamente realistico in un momento in cui ĆØ diventato molto complicato effettuare i tamponi“.Ā Per lā€™Ordine dei medici di Torino i giorni di chiusura delle scuole dovrebbero servire a completare la vaccinazione degli adolescenti (oggi al 70%) e portare avanti celermente quella dei piĆ¹ piccoli, ferma sotto lā€™8% nella fascia dā€™etĆ  tra i 5 e gli 11 anni.

I MEDICI

Siamo consapevoli che chiudere nuovamente le scuole ĆØ doloroso e che i bambini hanno giĆ  pagato un prezzo alto per questa pandemia, e lo dimostra lā€™aumento dei casi di patologie neuropsichiatriche infantili. A questo si aggiunge, per i genitori che lavorano, il disagio di tenere i figli a casa – sottolinea il presidente dellā€™Ordine dei medici Guido Giustetto-. Tuttavia il quadro ĆØ tale per cui nel giro di qualche giorno tantissime classi andranno comunque in Dad, con tutte le conseguenze in termini di aggravio sul sistema, ma soprattutto dal punto di vista sanitario: i bambini che si infettano mettono a rischio la propria salute, come purtroppo emerge dallā€™aumento dei ricoveri pediatrici per Covid, e portano il contagio in casa contribuendo a un ulteriore incremento dei casi. Allo stesso tempo, la scuola non deve essere lā€™unico settore sacrificabile, chiediamo davvero di valutare ulteriori chiusure, data la situazione“.

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