La gara di supergigante o Super-G è stata introdotta nei giochi olimpici invernali a partire dall’edizione di Calgary 1988. Austria e Norvegia sono i paesi che hanno conquistato il maggior numero di medaglie d’oro, 5, seguite da Italia e Stati Uniti, 2, Francia e Germania, 1.
Nel supergigante maschile la Norvegia è il paese con più vittorie, 5 medaglie d’oro, seguita da Austria, Germania e Francia con 1.
Le due medaglie d’oro italiane del Super-G olimpico provengono entrambe dal settore femminile con Deborah Compagnoni, vincitrice nell’edizione di Albertville 1992 e Daniela Ceccarelli che si è imposta a Salt Lake City 2002.
Matteo Marsaglia cerca il piazzamento
A 31 anni, il valsusino Marsaglia cerca il riscatto dopo che, in seguito alla lesione del menisco e del crociato, aveva pensato di dover smettere; ma lo sport è una questione di famiglia in casa Marsaglia: il papà Andrea è un allenatore di sci, la mamma, un’ex tennista professionista e la sorella Francesca fa parte della spedizione azzurra in Corea.
Matteo, vincitore nel 2012 del superG di Beaver Creek, non molla mai. In lui è innata la passione per la velocità e per la natura. Il suo sogno è fare il giro del mondo in barca a vela, prima però deve portare in porto la missione coreana dove sarà in gara nel SuperG maschile, in programma alle ore 11 in Corea, alle ore 3 in Italia, insieme a Fill, Innerhofer e Paris.
Questo il commento di Matteo dopo la seconda prova della discesa maschile: “Ho avuto tre giorni di febbre, e mi sono fatto due giorni a letto. Oggi mi sono detto ci provo perché il meteo mette al brutto. Ho fatto una bella prova, interessante, mi ha dato delle buone informazioni in vista del SuperG. Sicuramente non è una pista difficile, non ci sono passaggi dove si può fare la differenza. Bisogna fare bene dalla prima all’ultima porta e non sbagliare. Se il meteo continua così bisogna anche essere fortunati”.