Oggi è il Mercoledì delle Ceneri, l’inizio del cammino verso Pasqua

Le ceneri

Oggi è il Mercoledì delle Ceneri, l’inizio del cammino verso Pasqua. Oggi per i fedeli delle Chiese cattoliche di rito romano e di molte Chiese protestanti è il Mercoledì delle Ceneri. Una giornata di digiuno e astinenza dalle carni, che segna l’inizio del lungo cammino penitenziale, quasi un deserto, che ci condurrà all’ambita metà: Pasqua.

IL SIGNIFICATO DELLA GIORNATA

La celebrazione delle Ceneri nasce dall’esigenza di una pubblica penitenza dei fedeli, i quali sarebbero stati assolti dai loro peccati la mattina del Giovedì Santo. In questa giornata il sacerdote impone ai credenti le ceneri, ottenute bruciando i rami d’ulivo benedetti la Domenica delle Palme dell’anno precedente. Fino al Concilio Vaticano II la frase pronunciata era: “ricordati uomo, che polvere sei e polvere ritornerai”. Dopo il concilio è stata modificata nel modo seguente: “convertitevi e credete al Vangelo”. Questo per sottolineare i due aspetti della Quaresima: quello penitenziale e quello di conversione, preghiera assidua e ritorno a Dio. La cenere con cui ci si cosparge il capo oggi ricorre spesso nella Bibbia. Indica la fragile condizione dell’uomo di fronte al Signore ed un segno di pentimento.

IL RITO AMBROSIANO

Nelle Chiese cattoliche di rito ambrosiano non c’è il rito del Mercoledì delle Ceneri. La Quaresima inizia la domenica immediatamente successiva ed il carnevale termina con il sabato grasso. L’imposizione delle ceneri avviene il lunedì seguente ed il giorno di digiuno e astinenza è posticipato al primo venerdì di Quaresima. Siccome il capo del rito ambrosiano è l’arcivescovo di Milano, la tradizione fa risalire questa differenza di giorni al fatto che esso, impegnato in un pellegrinaggio, tornò in città più tardi.

LA LITURGIA PAPALE

In antichità la cerimonia prevedeva l’imposizione delle ceneri sul capo del Papa per mano del cardinale protovescovo. Si teneva nella Basilica di Sant’Anastasia al Palatino ed era seguita dalla processione penitenziale, che saliva fino alla prima stazione quaresimale della Basilica di Santa Sabina all’Aventino. Qui i pontefici celebravano la Messa e pronunciavano la loro omelia. Questa tradizione, interrotta nel Settecento, è stata ripresa nel 1962 da Papa Giovanni XXIII. I riti oggi prendono il via dalla Chiesa benedettina di Sant’Anselmo.

LA TRADIZIONE DELLA GRATTUGIA

In molte parti d’Italia, dopo la Messa delle Ceneri, si purificava con il fuoco la grattugia. Questo era un rito preparatorio alla penitenza legato ad antiche usanze pagane. In questo modo ci si preparava all’assoluto divieto di mangiare carne e tutti quegli alimenti di derivazione animale come formaggio e latte. La grattugia, una volta purificata, era pronta per passarvi il pane raffermo che, sfarinato, costituiva la base principale per la preparazione dell’unico condimento consentito nel periodo quaresimale. Il pangrattato, fritto in olio di oliva, lo si mescolava con acciughe salate, soffritte a parte.

USANZE E PROVERBI LEGATI AL METEO

Negli anni passati, in un recipiente si seminavano grano, orzo e lenticchie. Tenuti in penombra ed annaffiati regolarmente, germogliavano prendendo un colore giallastro. Da qui il none di piante vergini, che significa non contaminate dalla luce. Il Giovedì Santo venivano portate in chiesa e deposte ai piedi del sepolcro. Un’altra usanza prevede di preparare un fantoccio di stoffa con i caratteri di una donna anziana, unito ad una patata nella quale sono infilzate sette penne di gallina vecchia che non produce più le uova. Il burattino viene sospeso all’esterno delle abitazioni e ogni venerdì di Quaresima una penna viene estratta e bruciata. Il Venerdì Santo, la vecchietta viene arsa con l’ultima penna rimasta conficcata nella patata. Questa usanza è legata ai simboli della morte e della non prolificità. Secondo un proverbio, se il giorno delle Ceneri il tempo è bello, l’inverno è terminato, se piove, il freddo proseguirà. In Provincia di Bergamo si dice che se la Quaresima si distribuisce su tre mesi, ci saranno frutti anche sulle siepi.

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Testo di Andrea Carnino. Iscriviti alla nostra pagina Facebook L’Agenda News: clicca “Mi Piace” e gestisci impostazioni e notifiche in modo da non perderti più nemmeno una notizia!