Dopo gli scontri a San Didero al cantiere dell’autoporto Valsusa la Polizia “Tav, costi per la sicurezza superiori a quelli per la costruzione”

SAN DIDERO – Sul tema degli scontri in Valsusa, a San Didero al cantiere del nuovo autoporto, arriva la nota del sindacato di Polizia Siulp di Torino contenente le dichiarazioni del segretario generale Eugenio Bravo. “La solidarietĆ  al nostro funzionario ferito ieri sera durante un servizio a presidio della TAV e a tutti i poliziotti che subiscono sistematicamente il ferimento e le aggressioni di violenti antagonisti ĆØ piĆ¹ che dovuta.Ā Lā€™apprezzamento per il dispositivo di sicurezza messo in atto dalla Questura di Torino ĆØ indiscutibile. Lā€™elogio per lā€™alta professionalitĆ  dei poliziotti ĆØ innegabile; tuttavia ĆØ altresƬ innegabile la storia infinita degli scontri, delle aggressioni, delle continue guerriglie e delle violenze perpetrate da truculenti antagonisti contro le forze dellā€™ordine, nellā€™intento ā€˜sfascistaā€™ di impedire la costruzione della TAV“.

L’IMPEGNO DELLE FORZE DELL’ORDINE

ā€œAtteso che gli scontri in TAV iniziano nel lontano 2005 e si contraddistinguono con una lunga scia di feriti, sangue e spese esorbitanti per gli apparati di sicurezza necessariamente impiegati in loco, cā€™ĆØ da chiedersi, a questo punto se il costo degli ultimi 20 anni e quelli previsti per i prossimi 10 degli apparati di sicurezza in TAV, non superi il costo della costruzione della TAV stessa. Una cosa ĆØ certa, altri 10 anni in queste condizioni dimostrerebbe la fine dello Stato di diritto, incapace di mettere in atto la volontĆ  di ammodernamento delle opere pubbliche senza attivare un perenne e massiccio impiego delle forze dellā€™ordineā€.

SOLIDARIETAā€™ ALLE FORZE DELLā€™ORDINE

ā€œNon esiste alcuna giustificazione di fronte ad un atto di violenza. Nel momento in cui sā€™infrangono le regole di civiltĆ , non vi sono scuse sostenibili: solo piccoli uomini possono usare la violenza per sentirsi grandiā€. CosƬ lā€™assessore regionale Elena Chiorino di Fratelli dā€™Italia. “La Tav ĆØ unā€™opera strategica per il Piemonte e la nostra Nazione, cosƬ il nuovo autoporto in Valsusa. Queste violenze vengano individuati e paghino il dovuto perchĆ© ogni forma di violenza va condannata con forza. Queste immagini sono indegne per un paese civile. Esprimo piena solidarietĆ  al Vice Questore, vittima dellā€™aggressione e un sentito ringraziamento alle Forze dellā€™Ordine, in prima linea per garantire la sicurezza di tutti noiā€. ā€œIntorno alla Tav continua ad esserci troppa tensioneā€. Dichiara in una nota la deputata di Cambiamo! Daniela Ruffino. ā€œLā€™opera va fatta. Si deve terminare quanto prima il tratto italiano della TAV Torino ā€“ Lione proseguendo nellā€™informazione e fugando cosi ogni dubbio sui pericoli ambientali degli scavi e sulla certa utilitĆ  dellā€™opera. Speriamo che i manifestanti oggi accolgano lā€™invito del prefetto di Torino, si puĆ² manifestare il proprio dissenso ma senza che questo sfoci in iniziative violenteā€.

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