Novalesa Summer Trail, l’edizione zero della gara non competitiva (LE FOTO)

NOVALESA – Domenica 2 luglio si è disputata a Novalesa l’edizione zero non competitiva della Novalesa Summer Trail, una manifestazione approvata dalla Fidal Piemonte che ha visto coinvolte molte associazioni del paese in collaborazione con l’Atletica Susa. I partecipanti iscritti erano in totale 49, di cui 8 donne. I percorsi tra cui scegliere erano due, caratterizzati ciascuno da un panorama mozzafiato e da una visione dei nostri paesaggi montani più ripida del solito.

I percorsi della gara: Trail o Vertical? 

I due percorsi di gara tra cui scegliere erano il Trail e il Vertical. Il Trail prevedeva una corsa di 18 kilometri con partenza dalla chiesa parrocchiale di  Novalesa e ritorno a Novalesa, salendo fino al Bivacco “Stellina” e scendendo verso Pra Piano per un totale di 1800 metri di dislivello positivo. Il Vertical, invece, consisteva in 10 kilometri di corsa fino al Bivacco “Stellina” a quota 2610 metri, sempre con partenza da Novalesa. In quota la temperatura era di 5°, e lungo tutto il percorso un piacevole clima fresco ha accompagnato gli atleti.

I vincitori assoluti dei percorsi 

  • 1° classificato Trail: Claudio Alberto, Atletica Susa (2:08:36)
  • 1° classificata Trail: Cristina Dosio, Atletica Susa (2:53:28)
  • 1° classificato Vertical: Gabriele Abate, Valsusa Running Team (1:31:37)
  • 1° classificata Vertical: Elena Pellegrino, Atletica Valle Brembana (2:12:03)

Claudio Alberto e Cristina Dosio si sono aggiudicati il Trofeo Scarpone, una scultura in legno a forma di scarpone da montagna.

L’organizzazione della manifestazione

A rendere possibile quest’evento è stato il forte contributo dei volontari che, armati di pazienza e voglia di collaborare, hanno aiutato gli organizzatori. I volontari Ana, Aib e il Soccorso Alpino hanno predisposto i percorsi, gestito il punto ristoro, garantito la sicurezza e indicato il tracciato di gara.

“Novalesa è così”, spiega Olga Perottino, organizzatrice della manifestazione, “quando c’è bisogno chiami e vengono tutti senza farsi troppe domande. E’ stato un lavoro di squadra, bisogna ringraziare tutti i volontari locali e non, perché si sono messi in gioco dando un enorme contributo alla buona realizzazione della giornata”.