SUSA – Luigi Alessio, nato a Susa nel 1932 e mancato nel 2014, nella sua terra ha vissuto e lavorato in via Argentera 25. Esordisce giovanissimo da autodidatta e riceve ottimi consensi di pubblico e di critica. E’ stato nominato per l’anno 1977-78 insegnante dei corsi di pittura nelle scuole Negri e Manzoni di Torino. La sua pittura è legata alla realtà visiva, fatta da suggestioni profonde. Noti sono i suoi paesaggi dell’ambiente valsusino che rappresenta con colori caldi e tenui. Una vibrante emozione scaturisce dalle immagini dei suoi dipinti. Ogni particolare è delineato con cura e amorevole rappresentazione, sia essa una scena di pastorizia, una natura morta o un angolo del paese.
LA TECNICA
A chi scrive queste righe, torna alla memoria l’intensa e fervida attività espositiva negli anni 77-81, condivisa con l’amico ”Gino” nella partecipazione agli eventi, mostre e concorsi di arte contemporanea curati dall’Ente Nazionale per la Formazione Artistica e Culturale: “Luigi Alessio si dedica alla pittura ad olio dando vita a garbate composizioni di gusto personale. I colori sono raffinati ed armoniosi, assai equilibrati negli accostamenti e la loro stesura rivela buone doti tecniche. La produzione appare dunque degna di rilievo: l’autore riserva ai vari aspetti cura ed attenzione, ma senza cadere nei deleteri eccessi di una ricerca formale esasperata. Anzi, l’esecuzione è caratterizzata da tratti disinvolti e da evidente scioltezza, attraverso cui l’autore supera, personalizzandola, la piena acquisizione della tecnica”.
LA CRITICA
Così recensisce il critico Corrado Bordoni. “Nelle opere dell’Alessio possiamo notare un armonico accostamento cromatico ed una vigoria meditativa che lasciano presagire ad una vena pittorica in continua evoluzione, sempre ispirata al senso del colore e del volume. La sua pennellata schietta e luminosa ricca di un linguaggio carico di accentuazioni impulsive e valide, evidenziano la capacità e la maturità raggiunta da questo Artista, il quale avvalendosi di tutto ciò in aggiunta ad una sobria struttura visiva, riesce a creare uno “status” emotivo particolarmente vibrante”.
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