BUSSOLENO – Nei: come sono fatti i tumori benigni della nostra pelle? Parliamo di dermatologia con le dottoresse Laura Quaranta e Martina Merli della Clinica Sant’Anna di Bussoleno. Conoscere i propri nei è importante: essere informati, infatti, è il primo passo da compiere per una prevenzione efficace. Dobbiamo dunque sapere che i nostri nei possono variare sia per forma, sia per dimensione, sia per colore. Un neo infatti può essere piatto, leggermente bombato o sporgere in modo sensibile dalla cute, può avere grandezze differenti e colorazioni che vanno dal rosa scuro al marrone scuro. Il 30% circa dei melanomi evolve da un neo pre-esistente, mentre il restante 70% si sviluppa “de novo”, ovvero in un punto della pelle ove precedentemente non era presente alcun neo. Se ai nostri occhi, nelle fasi iniziali, è ancora difficile notare la differenza tra un nevo e un melanoma, in occasione della visita dermatologica le caratteristiche che consentono allo specialista di evidenziare la presenza di un tumore maligno, o di un’evoluzione in senso sospetto, sono già evidenti. Quando, tuttavia, una lesione pigmentata cresce, oppure si modifica sensibilmente, è semplice anche per lo stesso paziente accorgersi di un campanello d’allarme: in quel caso è necessario contattare immediatamente lo specialista.
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- Dottoressa Laura Quaranta
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- Dottoressa Martina Merli
I FATTORI DI RISCHIO
Ci sono alcuni fattori di rischio ben conosciuti per lo sviluppo di melanomi: sono persone che hanno oltre 100 nei, e persone con un fototipo chiaro (occhi azzurri/verdi, pelle chiara, tendenza alle scottature solari). In ogni caso, è bene che tutti i pazienti, indipendentemente dalla presenza di tali fattori di rischio, conoscano comunque le buone pratiche per ridurre la possibilità di insorgenza del melanoma e gli elementi da tenere in considerazione quando si controlla la propria pelle. Quali sono i fattori di rischio modificabili e, dunque, non legati alla genetica e alla familiarità, per il melanoma? Sicuramente rappresentano un pericolo per la nostra pelle le lampade UV, che sono assolutamente da sconsigliare. Anche la luce solare diretta è da evitare, dunque è importante utilizzare sempre una protezione solare con filtro alto (SPF 50 o più) e coprirsi nelle ore più calde con occhiali da sole, cappelli e abiti leggeri ma coprenti. Le scottature solari e la fotoesposizione intensa rappresentano dunque i principali fattori di rischio per lo sviluppo di tumori cutanei, a maggior ragione se tali eventi si verificano nelle prime fasi della vita (infanzia/adolescenza).
LA CLINICA SANT’ANNA
La Clinica Sant’Anna di Bussoleno è nata nel 2020 come struttura sanitaria privata, con lo scopo di offrire un servizio al paziente nei diversi ambiti della Medicina Tradizionale. Molti degli specialisti presenti in struttura prestano anche il loro operato all’interno delle Aziende Ospedaliere del Piemonte. Fra i servizi prestati anche quello di fisiatria e medicina legale. Per appuntamenti e informazioni è possibile chiamare il numero telefonico 0122 49177 oppure scrivere a info@clinica-santanna.it. Visita il sito internet. Nello stesso edificio della Clinica Sant’Anna a Bussoleno trova sede CAM (The Core of Alternative Medicine), il Centro Privato Multidisciplinare. Nasce con lo scopo di porre al centro l’individuo nella sua totalità attraverso diversi approcci che non si sostituiscono alla medicina tradizionale, ma che si interfacciano e si integrano. La Clinica Sant’Anna ha attivato convenzioni con diverse compagnie assicurative e collabora con la palestra Gym Lemon di Borgone, che pratica prezzi convenzionati per i pazienti, viceversa i frequentatori della palestra li avranno presso la clinica.
Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito internet, la pagina Facebook e il profilo Instagram. La Clinica Sant’Anna e il Centro Multidisciplinare CAM sono aperti con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì 8-21. Sabato 9-17.
