Mutui in aumento nel 2022? Il parere di Gianfranco Tomaselli, titolare dell’agenzia immobiliare Meta Casa di Avigliana

Meta Casa Tomaselli

AVIGLIANA – I tassi di interesse sui mutui negli ultimi mesi sono in aumento, soprattutto quelli a tasso fisso. Principali cause l’inflazione e la guerra in Ucraina. Abbiamo chiesto a Gianfranco Tomaselli, titolare dell’agenzia Meta Casa di Avigliana, quali potrebbero essere le conseguenze e le possibili soluzioni dell’aumento dei tassi di interesse sui mutui per le famiglie e per il mercato immobiliare.

A partire da gennaio i mutui a tasso fisso hanno registrato un aumento maggiore rispetto a quelli a tasso variabile. Non cambia nulla per chi ha stipulato un mutuo a tasso fisso negli scorsi anni. Chi invece prevede di stipularne uno nuovo avrà una rata più alta rispetto a quella che avrebbe avuto nei mesi passati. Inoltre, poiché le banche nella valutazione del finanziamento tengono conto ad esempio del rapporto rata reddito, potrebbe avere maggiori difficoltà a ottenere importi elevati. Per quanto riguarda invece i mutui a tasso variabile non hanno subito grossi cambiamenti e quindi sono preferibili in questo momento, senza però dimenticare che nel medio periodo anche questi potrebbero salire. Un mutuo a tasso variabile infatti per sua natura presenta una rischiosità in caso di aumenti”.

MUTUI E MERCATO IMMOBILIARE

L’aumento dei tassi di interesse sui mutui oggi dunque per le famiglie si traduce in una maggiore spesa. Sono aumenti ancora gestibili che in questi primi mesi dell’anno non hanno impattato sul mercato immobiliare. La differenza dell’aumento del costo dei mutui a tasso fisso rispetto a quello dei mutui a tasso variabile è dovuta al differente comportamento degli indici di riferimento: IRS, per i primi, ed Euribor, per i secondi. Dai dati dell’indice IRS è probabile che già nelle prossime settimane i mutui a tasso fisso subiscano ulteriori aumenti. Per quanto riguarda i mutui a tasso variabile le previsioni sono più ottimistiche. La differenza dell’aumento è strettamente legata al periodo di riferimento dei due indici: l’Euribor infatti è un indice a breve termine e guarda ai prossimi mesi, mentre l’IRS all’arco di un ventennio.

TASSI DEI MUTUI E INFLAZIONE

Gianfranco Tomaselli, titolare dell’agenzia Meta Casa di Avigliana, ci spiega che i tassi sono fortemente condizionati dall’inflazione, il cui andamento è anche legato alla crisi in Ucraina, al costo delle materie prime e all’andamento dell’economia. Senza dimenticare che nel terzo trimestre 2022 termineranno gli acquisti di titoli di stato europei da parte della Banca Centrale Europea, la cui politica monetaria sarà determinante ad esempio con l’eventuale decisione di aumentare il costo del denaro. Ecco dunque che è difficile fare previsioni sull’andamento del mercato immobiliare. L’aumento dei tassi potrebbe rallentare la richiesta di case, con conseguente calo dei prezzi, ma visto il momento di instabilità il mattone potrebbe diventare un bene rifugio con un aumento dei prezzi.

QUALE MUTUO SCEGLIERE?

Il consiglio a chi deve stipulare un mutuo oggi è sempre di confrontare le diverse offerte presenti sul mercato. In questo modo si può trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Fondamentale è la scelta del tasso: il variabile è oggi un’opzione interessante per chi desidera una rata iniziale più contenuta. Per chi teme rialzi futuri i mutui variabili con CAP possono rappresentare una maggiore tutela, infatti prevedono un tetto massimo oltre il quale tale tasso di interesse non potrà mai salire. Per mutui di durata lunga pari o superiore ai 20 anni il tasso fisso è ancora da preferire, eventualmente si può pensare di allungare la durata del finanziamento.

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