LONDRAĀ āĀ IĀ mercati oggi: incertezza ancora predominante. Lāanalisi diĀ Saverio Berlinzani diĀ ActivTrades.Ā Se qualcuno attendeva chiarezza la settimana scorsa, in seguito alle decisioni delle diverse banche centrali, (Boj Pboc, Fed, Boe, Snb,), va detto che questo qualcuno probabilmente, ĆØ rimasto profondamente deluso, in ragione del fatto che nessun banchiere centrale ĆØ riuscito a fare luce su quelle che saranno le prossime decisioni sui tassi, come conseguenza di una serie di questioni sul tavolo, ancora tutte da risolvere e forse anche riscrivere. Trump mantiene le sue minacce verbali senza affondare il colpo, perchĆ©, come abbiamo più volte ribadito, i dazi, secondo il nostro punto di vista, non sono il fine, ma il mezzo, per risolvere questioni più importanti, come il deficit commerciale, e il debito pubblico. Il taglio del bilancio va nella direzione di ridurre il debito, e gli interessi su di esso, che anche secondo Powell, sono insostenibili nel medio e lungo periodo.
Mercati: incertezza ancora predominante
Per ridurre il deficit commerciale, i dazi sono inefficaci e forse il deprezzamento del dollaro rappresenta una strategia migliore. Le questioni geopolitiche sembrano cristallizzate e per ora non si sono tradotte in nulla di concreto. LāEuropa, dal canto suo, si riarma, e il mercato lāha presa bene, meno i cittadini, anche perchĆ© non serviranno a molto se non permettere alla Germania di ripartire trasformando il settore automotive, in produzione militare. Sui mercati, gli azionari rimangono tutto sommato in fase di consolidamento, dopo i recenti ribassi, mentre sul fronte cambi, il dollaro sta tenendo i supporti di medio termine e sembra correggere dopo i positivi dati macro Usa della settimana scorsa.
Questa settimana sarĆ incentrata sui discorsi di alcuni funzionari della Fed, mentre a livello di pubblicazioni di dati, negli Usa verranno pubblicati i redditi e le spese personali, unitamente al Pce, la vera misura dellāinflazione americana. Poi ĆØ la settimana dei Pmi, in tutti i paesi del G7, dei servizi, manifatturieri e composite.Ā Gli ordini di beni durevoli e il pil Usa saranno altri due market mover da tenere dāocchio. A livello globale, saranno pubblicati i PMI di marzo per Giappone, India, Francia, Germania, Eurozona e Regno Unito. Saranno riportati dati sullāinflazione per Australia, Regno Unito, Francia e Spagna. Nel frattempo, attenzione al tasso di disoccupazione e il clima aziendale Ifo in Germania, la stima della crescita di febbraio canadese, la bilancia commerciale dei beni del Regno Unito e la decisione sui tassi di interesse del Messico.
Sui cambi, discesa per i principali rapporti contro dollaro, EurUsd, GbpUsd, AudUsd, NzdUsd, così come sono saliti UsdCad e UsdJpy e in parte Usdchf. In realtà venerdì sera il dollaro ha accelerato al rialzo dopo la notizia uscita sul dislocamento di due portaerei Usa in Medio oriente ad Aprile. In ogni caso EurUsd a ridosso di 1.0800 con i supporti chiave posizionati ad 1.0730 50 area mentre sul Cable, i punti sensibili sono posti per ora lontani a 1.2780. Le oceaniche possono approfondire al ribasso con i supporti posti a 0.6190 e 0.5680. UsdCad che potrebbe tornare a 1.4500 mentre sul UsdJpy non possiamo escludere 151.00.
Le vendite al dettaglio in Canada sono scese dello 0,4% rispetto al mese precedente, a febbraio 2025, secondo stime preliminari. Ciò ha fatto seguitoĀ ad un calo dello 0,6% a gennaio a 69,4 miliardi di dollari canadesi, rivisto in precedenza rispetto alla stima preliminare di un calo dello 0,4%, e segnando cosƬ due cali consecutivi nelle vendite al dettaglio per la prima volta da giugno 2024. Il fatturato al dettaglio ĆØ stato nettamente inferiore nei concessionari di veicoli a motore e ricambi a causa di una discesa delle vendite di auto nuoveĀ nei rivenditori di alimenti e bevande e nei rivenditori di articoli sportivi, hobby, strumenti musicali, libri e vari. Dāaltro canto, il fatturato ĆØ stato più alto nelle stazioni di servizio e nei rivenditori di beni di largo consumo. Rispetto allāanno precedente, il fatturato ĆØ stato più alto del 4,2%.
Il saldo netto mensile dei nuovi ordini della Confederation of British Industry (CBI) ĆØ sceso a -29 a marzo, da -28 a febbraio, ben al di sotto della sua media di lungo periodo di -13, segnalando le continue difficoltĆ nel settore manifatturiero del Regno Unito. Le fabbriche britanniche hanno registrato una flessione, con lāaumento delle imposte e dei salari che hanno smorzato il sentiment. Le aspettative di produzione dei produttori per i prossimi tre mesi sono scese in territorio negativo, scendendo a -2 dopo aver raggiunto un massimo di tre mesi di +8 a febbraio. Lāeconomista capo della CBI Ben Jones ha osservato che, mentre settori come lāaerospaziale e la difesa mostrano forza, dopo che lāEuropa ha deciso per il riarmo, molti produttori devono ancora affrontare portafogli con ordini nativi in diminuzione. Le preoccupazioni per i prossimi aumenti dei contributi previdenziali e del salario minimo hanno reso i clienti esitanti a impegnarsi in investimenti di capitale. Gli ordini per lāesportazione sono migliorati ma sono rimasti al di sotto della media di lungo termine.
Mentre i prezzi dellāoro hanno corretto dai massimi intorno ai 3.058 dollari, i dati e gli esperti del World Gold Council sottolineano che gli Stati Uniti potrebbero rimpatriare lāoro a causa dei timori sui dazi, per assicurarsi una solida riserva interna, per possibili verifiche dellāoro e per porre fine alla globalizzazione. Lāoro ha superato la soglia dei 3.000 dollari lāoncia e ora si dirige verso i 3.100 dollari, con il suo ultimo massimo storico a 3.057,51 dollari. Il livello di 3000 dollari rappresenta ora il supporto di ripartenza. Secondo Josh Phair, CEO di Scottsdale Mint, produttore e distributore statunitense di prodotti in metalli preziosi, la tendenza al rimpatrio ĆØ diventata evidente a dicembre, con lāaumento dello scambio di premi fisici. Ha aggiunto che dopo il nuovo anno, il rimpatrio dellāoro ĆØ stato principalmente guidato dal rischio dei dazi. Phair ha sottolineato lāavversione al rischio delle banche e la tendenza più ampia dei paesi a proteggere le proprie riserve auree allāinterno dei propri confini, citando lāesempio della Germania. Parlando del contesto geopolitico ha aggiunto: āPenso che stiamo in un certo senso ponendo fine al mondo della globalizzazione. Ora i paesi vogliono essere autosufficienti, e trovare nuove partnership.