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giovedì, 13 Novembre 2025

VIDEO – Maxi esercitazione con i cani salva vita a Sant’Antonino di Susa, Caselette, Sangano e Avigliana

TRENTA UNITÀ CINOFILE IN AZIONE TRA VAL SUSA E VAL SANGONE PER LE ESERCITAZIONI

VALSUSA – Si è conclusa con successo l’esercitazione organizzata dall’Associazione Nazionale della Polizia di Stato e dall’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, che ha visto impegnate trenta Unità Cinofile in un’esercitazione di 24 ore per la ricerca di persone disperse con i cani. L’evento, svoltosi nei territori della Val Susa e della Val Sangone, ha rappresentato una preziosa occasione di addestramento e coordinamento per i partecipanti, provenienti sia dai corpi professionali del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, sia dai volontari cinofili di ANPS e ANFI. Fondamentale è stato anche il prezioso supporto della Squadra AIB di Sant’Antonino di Susa, che ha curato l’aspetto logistico dell’intera esercitazione, garantendo un’organizzazione impeccabile degli spazi operativi. Le simulazioni di scenari operativi, che hanno incluso terremoti, frane e alluvioni, si sono svolte nei “Campi da Catastrofe” di Sant’Antonino di Susa, Caselette, Sangano e Avigliana, consentendo ai cinofili di mettere alla prova le loro capacità in situazioni estreme.

LE PROVE

Le unità hanno dovuto fronteggiare situazioni di emergenza in cui il fattore tempo e la precisione d’intervento sono risultati decisivi, dimostrando quanto sia fondamentale il loro addestramento costante. In un momento storico in cui i cambiamenti climatici stanno causando un aumento significativo della frequenza e della gravità di eventi naturali disastrosi, iniziative come il 1° USAR MRT ITALIA assumono una rilevanza ancora maggiore. Fenomeni meteorologici estremi, come le alluvioni e le frane, stanno diventando sempre più comuni e richiedono una risposta rapida ed efficace da parte delle squadre di soccorso. Le Unità Cinofile, grazie al loro continuo addestramento, sono spesso le prime a intervenire nei momenti critici, come nelle prime 48 ore successive a una calamità, durante le quali possono fare la differenza nel salvare vite umane. Proprio per questo motivo, mantenere un livello alto di preparazione è essenziale, soprattutto in vista delle sfide che si attendono nei prossimi anni a causa delle condizioni climatiche in continuo mutamento.

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