SUSA/BUSSOLENO Anche il secondo giorno di maturità è andato, tra ripassi dell’ultimo minuto, ansie, paure, e tanta voglia di dare nuovamente il massimo. La seconda prova è diversa per ciascun indirizzo, poiché serve a valutare le competenze specifiche sviluppate nel corso delle scuole superiori.
Oggi abbiamo intervistato Camilla Malengo (5A classico), Mathias Hilfiker (5D scientifico tecnologico) e Andrea Massarino (5C scienze umane).
Ciao ragazzi, anche la seconda prova è giunta al termine. In base al vostro indirizzo, in cosa è consistito questo esame? Era ciò che vi aspettavate e su cui avete lavorato tutto l’anno, oppure ci sono state sorprese e situazioni più critiche del previsto?
Camilla: “Il Liceo Classico deve dimostrare di riuscire a tradurre una versione. Quella di quest’anno era di Seneca e devo dire che non era difficilissima, salvo qualche passaggio. Il livello di difficoltà era più o meno lo stesso delle versioni fatte durante l’anno, forse per certi versi, anche più semplice di molte che abbiamo fatto nell’ultimo periodo. In generale, i miei compagni erano tutti (o quasi) piuttosto soddisfatti e contenti della loro traduzione, quindi tutto sommato devo dire che è andata meglio di quelle che erano le iniziali aspettative!“

Mathias: “Per il Liceo Scientifico il testo della seconda prova è formato da due problemi e dieci quesiti. Il candidato deve scegliere un problema e cinque quesiti da svolgere nelle sei ore a disposizione. Che io sappia è la prova più temuta dell’esame, almeno per noi dello scientifico. A me è sembrata più semplice di quella dell’anno scorso per quel che riguarda i problemi. I quesiti avevano più o meno la stessa difficoltà di quelli degli anni scorsi ma erano molto più incentrati sul programma di quinta, ciò può essere un bene per alcuni, un po’ meno per altri.“

Andrea: “Il secondo scritto di esame è incentrato su una materia che il Miur ha indicato a fine gennaio. Obiettivo di questa prova è testare le conoscenze che nel corso di questi cinque anni si ha avuto modo di approfondire, frequentando il liceo delle scienze umane. La prova di quest’anno era scrivere un saggio breve, che avesse come tematica la cultura presente nella società di massa. Oltre al tema occorre rispondere a due domande a scelta tra quattro. Personalmente ero un po’ agitato perché credevo di non essere abbastanza preparato; ma alla fine la mia preparazione si è rivelata appropriata per superare questa prova. L’ argomento era molto interessante, anche se mi aspettavo che uscisse Baumann, sociologo polacco, teorico della ‘società liquida’“.

Adesso i maturandi hanno un lungo weekend prima di affrontare la terza e ultima prova prima degli esami orali. Lunedì 26 sentiremo le testimonianze di altri tre ragazzi del Liceo Norberto Rosa.