I marroni Igp della Valsusa protagonisti a Geo&Geo su Raitre

VILLAR FOCCHIARDO – Oggi pomeriggio la Valsusa e il suo marrone Igp sono stati protagonisti nella trasmissione “Geo&Geo”, il programma sulla natura condotto da Sveva Sagramola e del fotografo naturalista Emanuele Biggi trasmesso da Raitre.

Nella prima parte del programma Sveva ha presentato il maestro pasticcere torinese Giovanni Dell’Agnese, che ha spiegato l’importanza di ottime materie prime per ottenere dolci di qualità. Ha elogiato le caratteristiche del marrone Igp della Valsusa, che ben si presta a dolci ricette come il marron glacé di cui ha spiegato la preparazione.

Ha ricordato anche che la diffusione dei castagneti in Valsusa ha radici lontane, dai pellegrinaggi della Via Francigena e come dal 1700 al 1900 questo frutto sia diventato come “l’albero del pane”, una vera e propria forma di sussistenza.

Fino agli anni sessanta, ha continuato Dell’Agnese, la raccolta del marrone avveniva quando il riccio era caduto a terra dopo che, mediante pertiche, gli uomini avevano abbattuto i ricci dal castagno; dopo la raccolta i ricci chiusi venivano lasciati nella ricciaia per un certo tempo fino a che le donne non facevano uscire i marroni picchiando i ricci con un martelletto”

In seguito è iniziato il vero e proprio commercio del marrone fino alla nascita nel 2003 della Cooperativa “La Maruna”per la raccolta e la commercializzazione del Marrone della Valsusa.

Nella seconda parte è stato intervistato il castanicoltore Paolo Chiaberto, che ha voluto sottolineare l’importanza del marchio Igp, Indicazione geografica protetta la cui disciplina sancisce il territorio , il numero di piante consentite per ettaro, le misure e la forma corrette, dati assicurati da severi controlli annuali.

Il maestro Dell’Agnese ha poi spiegato come fare la meringata ai marroni che pare essere speciale con i frutti Valsusini.

Il marrone Valle Susa

Il Marrone della Valle di Susa IGP è il frutto ottenuto da cinque ecotipi locali indicati con il nome del comune di provenienza, Marrone di San Giorio di Susa, Marrone di Meana di Susa, Marrone di Sant’Antonino di Susa, Marrone di Bruzolo e Marrone di Villar Focchiardo ed è un prodotto da sempre molto appezzato sul mercato interno ed estero per le sue caratteristiche tipiche: colore e croccantezza della polpa, sapore dolce e profumato e pezzatura medio grossa.

La raccolta avviene da fine settembre a fine ottobre ed al termine i frutti vengono conferiti alla cooperativa, che effettua la selezione automatica in base alla pezzatura. I marroni vengono infatti suddivisi in base al calibro, che va dai 26 ai 31 mm ed oltre. I più piccoli saranno destinati alla lavorazione in farine, creme, marmellate, quelli di pezzatura media soprattutto alle caldarroste e quelli di 31 mm e oltre alla pasticceria.