SUSA – Si è svolta oggi la marcia NoTav da Susa e Venaus. Domenica 8 dicembre 2019 per ricordare l’8 dicembre del 2005, quando di fatto cominciò l’azione del Movimento NoTav in Valsusa. Sono quattordici anni da quando fu impedito l’inizio dei lavori di trivellazione sulla piana di Venaus. E’ cambiato il cantiere, allora solo in progetto, ora avviato ed arrivato al 18% della realizzazione, e anche il contesto politico. In prima fila, oggi, alcuni sindaci dei comuni della bassa Valsusa. Tra loro, dopo alcune settimane di discussioni, anche il sindaco di Caselette Pacifico Banchieri, presidente dell’Unione Montana Valsusa. Nel gruppo anche l’ex sindaco di Susa, ora consigliere comunale di minoranza, Sandro Plano. Poi molti Comitati e i giovani con le insegne che ricordano l’attenzione all’inquinamento globale. NoTav con Greta Thunberg. Una battaglia, quella ambientalista, che il movimento rivendica da sempre e che in questi mesi ha riempito le piazze di ragazzi. “La Torino-Lione è delitto climatico” c’è scritto su un cartello.
I COMMENTI
In prima fila come sempre Alberto Perino, leader storico dei NoTav. Passano gli anni, arrivano gli acciacchi, ma il condovese è sempre presente. “Quest’anno facciamo esattamente trent’anni da quando abbiamo cominciato ad occuparci della TAV. Una data importante, una marcia che s’iscrive nelle azioni che facciamo nell’azione NoTav”. Presente alla marcia anche il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Francesca Frediani. “Sono qui oggi come allora perchè non è ancora scritta la fine a questa lotta, il nostro futuro lo decidiamo noi”. Alberto Poggio, della commissione tecnica NoTav. “Parliamo di un’opera che è ferma e non ci sono i finanziamenti. Dovremmo capire se c’è davvero intenzione di realizzare l’opera o interrompere tutto visto è dimostrato che è inutile”.
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