ROMA – L’Uncem chiede un chiarimento in merito alla vendita di materiale per l’agricoltura, piante e fiori. Il Presidente dell’Uncem, Unione Nazionale Comuni, Comunità ed Enti montani, oggi ha inviato una lettera ai Ministri delle Politiche Agricole, della Salute e dello Sviluppo Economico. Il fine è chiedere un chiarimento in merito alle vendite sospese, o meno, di materiale per l’agricoltura, piante e fiori, ma anche quaderni e cartolibreria per studenti. Dalle segnalazioni ricevute da Associazioni agricole, dall’Associazione dei produttori florovivaisti, da diversi commerciati dei territori, emerge infatti che garden, cartolibrerie e negozi senza generi alimentari o sono chiusi o non possono vendere determinate categorie merceologiche. Mentre nella grande distribuzione e on line si trova di tutto. Piante, fiori, sementi, altri materiali per la scuola, prodotti per la casa. Una serie di categorie sulle quali servono chiarimenti.
È ASSURDO CHE I VIVAI RESTINO CHIUSI
Nella lettera dell’Uncem si precisa che è assurdo che i vivai restino chiusi, che sulle piantine per l’orto di un hobbysta ci siano dubbi sulla vendita. E che invece on line si possa trovare tutto e riceverlo a casa in poche ore. Un danno gravissimo per molti, tantissimi negozi di prossimità che Uncem da sempre difende. Ieri il Ministro Bellanova ha chiesto ai colleghi del Governo di dare più sostegno al florovivaismo. Contemporaneamente, il Ministero della Salute ha consentito la vendita di sementi. Sui fronti in questione servono ulteriori aperture. Limitare vendite di sementi a professionisti agricoltori, lasciando a libera interpretazione ai singoli commercianti o anche alle forze dell’ordine, non è opportuno e mette in crisi l’intera filiera. Allo stesso modo, chiudere la vendita di penne e quaderni va solo a incrementare gli acquisti on line penalizzando i piccoli negozi. Un chiarimento dei tre ministeri su questi punti è urgente.
L’UNCEM HA RILANCIATO SUI SOCIAL LA CAMPAGNA “COMPRA NEL TUO PAESE”
Intanto Uncem ha rilanciato sui social la campagna “Compra nel tuo paese“, già varata con Unioncamere e le Camere di Commercio. “#restaacasa” e “compra solo nel tuo paese” , si legge nella presentazione Uncem. “Se devi fare la spesa, scegli il negozio più vicino. Sostieni il negozio sotto casa. Non andare nei grandi centri. Non comprare on line. Scegli il negozio sotto casa. Nella tua comunità gli esercizi commerciali sono presente e futuro. L’economia, nei piccoli Comuni, nelle zone montane si snoda attorno a nostri piccoli negozi. #restaacasa, esci solo per fare la spesa quando necessario. Non tutti i giorni, ma con un minimo di acquisti da fare. Compra solo sotto casa. La montagna e il tuo paese ti ringraziano“.
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