L’ultima campanella dell’Asilo di Condove, aspettando il nuovo “Arcobaleno”

CONDOVE – Sono le 12 e l’ultimo bambino, data la mano alla mamma, esce e corre giù per la rampa dell’asilo Arcobaleno Rodari di Condove. Di colpo nella struttura cala il silenzio, è finito l’anno ed è anche l’ultimo giorno di vita della struttura. C’è un silenzio surreale che copre il rumore che fino a pochi minuti prima invadeva tutta la scuola. L’edifico costruito sul finire degli anni Settanta a fine anno verrà abbattuto e al suo posto troverà posto una nuova scuola. In quarant’anni di vita, più o meno tre generazioni, sono passati nelle aule del Rodari molti condovesi e bimbi dei paesi vicini.

LA SCUOLA VERRA’ RIFATTA

Le maestre sono sedute sui banchi, come i corridori dopo l’arrivo di una maratona, tirano il fiato e pensano all’anno appena trascorso. I bambini, i “loro” bambini, a settembre saranno cresciuti e alcuni affronteranno la scuola. La ruota del tempo rotola anche all’asilo, lasciando nelle maestre una sensazione di felicità per il lavoro fatto, e di rimpianto per vedersi sfuggire ancora una volta i piccoli che sono cresciuti. Nonostante la pioggia che entrata dal tetto, i muri scrostati, i tubi dei bagni rotti, il pavimento mancante, il caldo torrido d’estate e i gradini sistemati qua e là con salite e discese continue, le maestre pensano con tristezza alla scuola che non sarà più la stessa. Questa è la grandezza di una professione che vede nella scuola non i muri da riverniciare ma i ragazzini che in quelle mura crescono e imparano. L’anno prossimo a Condove ci sarà un altro “Arcobaleno”, altri bambini e… così via.