LIBRO – “Alpi in guerra. Effetti civili e militari della guerra sulle montagne” di Gianni Perona. “La storia ĆØ essenzialmente longitudinale, la memoria essenzialmente verticale“, scriveva Charles PĆ©guy. La storia attraversa l’evento, la memoria ĆØ dentro l’evento e insieme formano un angolo retto. Da qui parte il progetto di “Alpi in guerra”: scrivere la storia alpina del conflitto nel tentativo di restituire in tutta la sua complessitĆ la memoria della guerra in un territorio dal fragile equilibrio economico e sociale. Una memoria condivisa dalle popolazioni dei versanti alpini di Italia, Francia e Svizzera.
ALPI IN GUERRA
In Italia Benito Mussolini, il Duce, ĆØ al potere dal 1922 mentre in Germania, Adolf Hitler, il FĆ¼hrer, diventa cancelliere nel 1933. Fascismo e nazismo: le rispettive dottrine sono vicine, xenofobe, ultranazionaliste e basate sull’esercizio autoritario del potere. Mettendo il sistema industriale moderno al servizio delle sue idee, Hitler condurrĆ una guerra spaventosa, unica nella storia dell’umanitĆ per i metodi impiegati ed il numero di vittime e contraddistinta in particolare dalla volontĆ di sterminare gli Ebrei europei. Mussolini si mette al passo. Nel giugno 1940, mentre la Francia ĆØ sconfitta e il generale De Gaulle da Londra riunisce i Francesi che rifiutano la disfatta, il Maresciallo PĆ©tain conduce il paese alla collaborazione con la Germania nazista. Come viene vissuto il conflitto mondiale nelle Alpi occidentali? Quali reazioni vi suscita e con quali conseguenze? Queste sono le domande.
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