Lettera dei sindacati degli infermieri “Noi indispensabili sulle ambulanze nel territorio montano”

Croce Verde

Lettera del 18 marzo 2022.

Gentili sindaco e vicesindaco di Pragelato,
abbiamo letto le vostre esternazioni sulla presenza o meno del medico del 118 nel territorio montano, non siete nuovi ad uscite del genere, ma se le volte scorse non abbiamo risposto, stavolta, nella nostra veste di rappresentanti sindacali, non possiamo esimerci per almeno tre motivi. Il primo ĆØ la titubanza della nostra azienda nel difendere i lavoratori ingiustamente attaccati, il secondo sono le dichiarazioni a mezzo stampa del sindacato medico che paiono esservi piaciute cosƬ tanto, infine il rischio di conflitti ed aggressioni a cui le vostre parole espongono infermieri e soccorritori da parte di una popolazione ingiustamente allarmata.

Non sarebbe la prima volta che ciĆ² accade, ma se episodi analoghi dovessero ripetersi a causa delle vostre parole ve ne chiederemo conto pubblicamente. Cominciamo ad usare la terminologia corretta: per Pronto Soccorso si intende l’insieme delle tecniche avanzate, chirurgiche e farmaceutiche che vengono messe in atto da personale sanitario qualificato mentre Il Primo Soccorso ĆØ invece definito come ā€œl’insieme degli atti che personale non qualificato puĆ² mettere in atto in attesa dell’arrivo o del personale sanitario qualificato (ambulanza medicalizzato o elisoccorso). Quindi la ā€œmedicalizzazione ā€œdi una ambulanza consiste nella presenza a bordo di personale sanitario qualificato in grado di eseguire il soccorso avanzato, una condizione che per legge ĆØ estesa allā€™infermiere da anni.

Anche il termine ā€œmedicina territorialeā€ usato da voi ci ha fatto riflettere, perchĆ© ĆØ di norma riferito al dispositivo delle cure primarie. Se lā€™ambulanza di Pragelato assolve a funzioni improprie che dovrebbero essere svolte dai medici di famiglia o dalla continuitĆ  assistenziale (ex Guardia medica), allora cā€™ĆØ qualcosa che non va.Ā  Proseguiamo con i fatti: la bimba cardiopatica di cui parlate aveva una tonsillite con crisi dā€™ansia, che ha esacerbato la tosse; la valutazione della centrale operativa ha attribuito un codice verde poi confermato sul posto, la bimba ĆØ stata trattata con un poā€™ di aerosol e lasciata a casa, in pratica nulla che il medico curante o il pediatra non poteva fare. Se le cose fossero peggiorate, condizioni meteorologiche permettendo, sarebbe intervenuto un elicottero.

La decisione di far decollare tutti gli elicotteri della Regione ĆØ attribuita ad un infermiere, non ci crederete ma lo fa da solo, senza alcuna ā€œsupervisione o suggerimentoā€ medico. Da questo si dovrebbe comprendere che le vite non le salvano i singoli ma la rete dellā€™emergenza sempre che funzioni bene, quanto agli ā€œstrani e anomali algoritmiā€ come li chiamate voi, non sono nullā€™altro che uno strumento usato dai professionisti a tutti i livelli della sanitĆ , tenuti a seguire linee guida e buone prassi. Anche la prudenza di non affrontare argomenti che non si conoscono a fondo ĆØ una buona prassi che evita brutte figure e inutili allarmismi tra la popolazione, specialmente per chi riveste ruoli di responsabilitĆ . Avete mai pensato a cosa succederebbe se ci fossero due o tre emergenze contemporanee nel vostro comprensorio ed una sola ambulanza? Noi sƬ anche per altri comprensori al di fuori del vostro.

Lā€™ambulanza con solo lā€™infermiere non rappresenta ā€œunā€™ombra sul sistema sanitario nazionaleā€ in quanto prevista e operante ormai da quasi un trentennio nellā€™atto istitutivo del Sistema di Emergenza 118 Piemonte ma anche di altre Regioni. Nel vostro comunicato avete ripreso una definizione infelice comparsa sui media, quindi lo diciamo anche a voi: lā€™infermiere non ĆØ un ā€œnon medicoā€. Gli infermieri sono professionisti autonomi al servizio del cittadino e non fanno i maggiordomi a nessuno, lā€™autonomia professionale lā€™ha stabilitĆ  la Legge, non lā€™abbiamo chiesta noi, anche perchĆ©, come ha ricordato in modo sprezzante il sindacato ANAAO, il nostro stipendio ĆØ rimasto uguale.

E con questa precisazione teniamo a ricordarvi che i colleghi faticano molto a coprire i turni sui mezzi che operano nel vostro territorio, molti arrivano da Torino e anche da piĆ¹ lontano, non fosse altro che per questo, meritano il vostro rispetto, oppure quando chiedete gli incentivi economici per il medico, pensate che a noi la benzina e il pedaggio autostradale li regalino? Infine, anche allā€™ultimo degli infermieri ĆØ richiesta una laurea ed un esame di stato abilitante per lavorare, requisito che al momento non ci pare obbligatorio per i primi cittadini nĆ© per i loro vice. Tenete a mente tutto questo la prossima volta che griderete allo scandalo della de-medicalizzazione.

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