SUSA – “Educazione sentimentale ed esercizio del pensiero dialogante” è un’iniziativa pilota, intrapresa per la prima volta in Italia, promossa dal Consiglio regionale del Piemonte attraverso la sua Consulta regionale dei giovani. L’obiettivo è quello di contrastare la violenza e la discriminazione dell’altro, in un’ottica preventiva, promuovendo una “rialfabetizzazione emotiva” di ragazzi e ragazze affinché, nell’era dei social network e del nascondimento di sé dietro maschere virtuali, imparino invece a vivere sane relazioni sentimentali e sociali in maniera consapevole e costruttiva, nel rispetto di sé e dell’altro.
Il corso non prevede l’introduzione di una nuova materia obbligatoria nel curriculum di studi, bensì offre un’opportunità formativa di tipo seminariale, libera e facoltativa, a cui potranno aderire gli istituti superiori della regione.
“Questo progetto è un’iniziativa pilota, che viene sperimentata per la prima volta in Italia e che già altre regioni e istituzioni hanno preso a modello per la sua portata innovativa”, afferma il consigliere segretario Gabriele Molinari, delegato alla Consulta regionale dei Giovani. “L’obiettivo primario è quello di contrastare la violenza e la discriminazione. Siamo infatti convinti che temi delicati come la parità di genere, il rispetto di sé e dell’altro, la valorizzazione delle differenze, la non discriminazione abbiano una valenza universale, che richiede di essere diffusa e condivisa proprio fra gli adolescenti, come essenziale tappa di crescita per la formazione di adulti equilibrati, sereni e responsabili. L’idea iniziale del progetto nacque proprio in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulla donna, nel novembre scorso, quando il Consiglio regionale avviò una campagna sociale sul tema, riconoscendo l’importanza della prevenzione per combattere i comportamenti devianti”.