Le unità cinofile da valanga del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese inizieranno i turni nelle basi del Servizio Regionale di Elisoccorso

TORINO – Con l’arrivo delle prime abbondanti nevicate sulle Alpi, nei fine settimana a partire da sabato 20 novembre, le unità cinofile da valanga del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese inizieranno i turni nelle basi del Servizio Regionale di Elisoccorso di Torino, Levaldigi e Borgosesia. Il cane con il suo conduttore sarà operativo nell’orario di apertura delle basi, pronto a salire sulle eliambulanze in caso di intervento per valanga. Si tratta, infatti, dell’unica risorsa disponibile per ritrovare in tempi rapidi una persona sepolta e priva di Apparecchio di Ricerca Travolti in Valanga (ARTVA).

LA TEMPESTIVITÀ

Ricordiamo che le maggiori probabilità di ritrovare in vita un travolto da valanga si verificano entro i primi 15/18 minuti dall’evento, per cui è fondamentale che tutti i frequentatori della montagna innevata siano dotati di pala, sonda e ARTVA e siano in grado di utilizzarli in maniera efficace. Difficilmente i soccorsi organizzati sono in grado di raggiungere un incidente di valanga entro queste tempistiche, per cui è fondamentale muoversi in gruppo e ricorrere all’autosoccorso per un eventuale compagno di gita sepolto dalla neve.

IL SOCCORSO ALPINO PUÒ ESSERE CONTATTATO CON IL 112

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è un servizio di pubblica utilità del Club Alpino Italiano. Può essere contattato con il numero di emergenza unico 112. Le finalità sono molte. Il soccorso degli infortunati, delle persone in pericolo e il recupero dei caduti nel territorio montano. In particolare nel sottosuolo e nelle zone impervie del territorio nazionale il CNSAS contribuisce alla prevenzione e alla vigilanza degli infortuni. Opera inoltre nell’esercizio delle attività connesse in queste zone e nel concorrere al soccorso in caso di calamità, in cooperazione con le strutture della Protezione Civile. Nell’ambito delle proprie competenze tecniche e istituzionali è una struttura operativa del servizio nazionale della protezione civile. E’ inoltre affidata la funzione di coordinamento nel caso di intervento di diverse organizzazioni di soccorso in ambito alpino o in ambiente impervio od ostile.

IL SOCCORSO ALPINO

Il Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico si articola sul territorio attraverso 21 servizi costituiti ognuno per ogni regione o provincia autonoma dello Stato italiano. Ad essi convergono 31 delegazioni alpine e 16 delegazioni speleologiche, che a loro volta racchiudono i nuclei operativi. Questi sono chiamati stazioni, cui spetta il compito di portare soccorso. Le stazioni alpine sono 242, mentre quelle speleologiche sono 27. Le operazioni di soccorso in montagna e in ambiente impervio si basano sul lavoro di specialisti, in grado di garantire il successo delle missioni di soccorso. Per garantire un elevato standard d’intervento tutti gli operatoridevono sottoporsi a un dettagliato piano formativo. Dopo le verifiche d’accesso per entrare nel Corpo, devono percorrere un iter costante di addestramento e formazione. L’organo deputato a questo compito è la Scuola Nazionale per i Tecnici di Soccorso Alpino.

RESTA AGGIORNATO SU TUTTE LE NOSTRE NOTIZIE! COME?

Iscriviti alla nostra pagina Facebook L’Agenda News: clicca “Mi Piace” e gestisci impostazioni e notifiche in modo da non perderti più nemmeno una notizia! Metti mi piace alla pagina YouTube dell’Agenda.