La vendita dei prodotti floro orto frutto vivaistici è ammessa

Vivaio

ROMA – La vendita dei prodotti floro orto frutto vivaistici è ammessa. Il Decreto di contenimento del Coronavirus di qualche giorno fa sembrava non permettere la vendita al dettaglio dei prodotti del settore floro orto frutto vivaistico. A sollevare il problema l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani (Uncem), molte associazioni di categoria, sindaci eaziende del settore. E semplici appassionati che coltivano l’orto per produrre la frutta e la verdura necessaria per la famiglia. Non era chiaro se la vendita di piantine da orto e tutto quel che riguarda il comparto agricolo fosse consentita tra le attività aperte. La risposta del governo è arrivata il 26 marzo. Sul sito ufficiale del Governo Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella pagina dedicata alle FAQ relative al decreto #iorestoacasa (DCPM del 22 marzo 2020). Poiché la situazione è in aggiornamento continuo, si consiglia comunque nel corso dei prossimi giorni di controllare che non ci siano state modifiche al decreto o precisazioni in merito. Molti vivai e negozi del settore si stanno organizzando per la consegna a domicilio del cliente.

LA DOMANDA

Il nuovo Dpcm del 22 marzo prevede che sia sempre consentita l’attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna, tra l’altro, di prodotti agricoli e alimentari. La vendita di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti, ammendanti e di altri prodotti simili è consentita?

LA RISPOSTA

Sì, è consentita, in quanto l’art. 1, comma 1, lettera f), del Dpcm del 22 marzo 2020 ammette espressamente l’attività di produzione, trasporto e commercializzazione di “prodotti agricoli”, consentendo quindi la vendita anche al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti etc. Peraltro tale attività rientra fra quelle produttive e commerciali specificamente comprese nell’allegato 1 dello stesso Dpcm “coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali”, con codice ATECO “0.1.”, per le quali è ammessa sia la produzione sia la commercializzazione. Deve conseguentemente considerarsi ammessa l’apertura dei punti di vendita di tali prodotti, ma in ogni caso essa dovrà essere organizzata in modo da assicurare il puntuale rispetto delle norme sanitarie in vigore.

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