La Savio conferma 82 esuberi, i sindacati chiedono ammortizzatori sociali

TORINO – Una riunione interlocutoria, così si potrebbe definire l’incontro di oggi, che si è svolto presso l’Unione Industriale di Torino tra i lavoratori, rappresentati dai sindacati, e la Savio Spa. Durante l’incontro le lavoratrici e i lavoratori hanno dato vita ad un affollato presidio in via Vela a cui hanno preso parte il sindaco di Chiusa San Michele Fabrizio Borgesa e i sindaci di San Didero Bellone, Sant’Ambrogio Dario Fracchia, Condove Emanuele Sarti, l’assessore di Vaie Mario Circhirillo il consigliere regionale Antonio Ferrentino.

Un nuovo incontro il 18 aprile

Sul tavolo in discussione ci sono 82 licenziamenti annunciati dalla proprietà. La Savio che produce componenti per serramenti a Chiusa San Michele e occupa oggi 300 lavoratrici e lavoratori. Nel corso dell’incontro l’azienda ha ribadito le ragioni della pesante riduzione dei dipendenti già annunciate nella procedura di licenziamento collettivo. Da parte sua la Fiom Cgil con le RSU hanno respinto i licenziamenti e chiesto di utilizzare gli ammortizzatori sociali che sono ancora a disposizione dell’azienda per evitare di gettare sul lastrico 82 famiglie dando un ulteriore colpo alla già grave situazione occupazionale della Valsusa. Un nuovo incontro, per ridiscutere le posizioni e magari trovare un accordo, è stato fissato per il 18 aprile.

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