La Regione finanzia il concorso d’idee sul Maglificio Bosio di Sant’Ambrogio

Sant'Ambrogio, l'ex Manifattura Bosio

S.AMBROGIO – La Regione Piemonte ha concesso 45 mila euro di contributo per indire un concorso d’idee sull’ex Maglificio Bosio rivolto a studi di architetti per uno studio sull’utilizzo di questo grande complesso ormai per gran parte vuoto e soprattutto della parte che dovrà essere dismessa all’utilizzo pubblico: tale concorso avrà per oggetto anche lo studio di riqualificazione del piazzale della banca in quanto porta di accesso al Maglificio.

Dicono dal Comune: “L’iniziativa potrà accendere i riflettori su questo prezioso edificio, consentendo al Comune di acquisire più idee progettuali di alta qualità e livello da poter poi essere utilizzate per la riqualificazione di questa importante area, così strategica per lo sviluppo urbano ed economico di Sant’Ambrogio“.

La storia del maglificio

Il Maglificio, istituito come “Manifattura Fratelli Bosio Società anonima“, venne fondato nel 1871 dai fratelli Pietro ed Augusto Bosio a Sant’Ambrogio in prossimità del canale Cantarana, le cui acque costituivano la principale forza motrice per i macchinari produttivi. Lo stabilimento arrivò ad impiegare circa 700 operai nel 1889 e 1000 nel 1910. Dal 1920 si verificarono alcuni passaggi di proprietà, fino alla chiusura nel 1953. La residenza degli imprenditori è poi diventata sede del municipio. L’edificio principale si caratterizza per la facciata dal gusto neogotico, vicino ad alcune tendenze moderniste dell’architettura eclettica di quegli anni, vi lavorò anche l’architetto Camillo Riccio. È composta da quattro corpi principali a cui si intervallano tre corpi di minor altezza, stilisticamente alleggeriti da numerosi archi a tutto sesto. Nel 1924 furono eseguiti alcuni notevoli ampliamenti, tra i quali una torretta in cotto a vista, alta circa 15 metri, situata a ridosso della statale 25 del Moncenisio e avente la funzione di segnalare la fabbrica ai viaggiatori: realizzata in uno richiamando lo stile neogotico dello stabilimento, era decorata con lo stemma del maglificio; fu abbattuta nel 1984.