“La miniatura: l’arte nel silenzio” alla Sacra di San Michele

Sacra di San MicheleSacra di San Michele

S.AMBROGIO – “La miniatura: l’arte nel silenzio” alla Sacra di San Michele. È questo il titolo del seminario sull’arte della miniatura e sulla composizione. Conservazione e restauro dei libri che si terrà sabato 26 e domenica 27 novembre dalle 9,30 alle 18 alla Sacra di San Michele a cura dello studio Vellum. Su iniziativa dell’Associazione Volontari. Il seminario è aperto fino a un massimo di 30 partecipanti. Iscrizione entro sabato 19 allo 011/ 939130 oppure via mail all’indirizzo info@sacradisanmichele.com. Il costo è di 80 euro e include il materiale didattico, i pranzi del sabato e della domenica.

LA SACRA DI SAN MICHELE

La Sacra di San Michele è i monumento simbolo della Regione Piemonte. E’ il luogo che ha ispirato lo scrittore Umberto Eco per il best-seller Il nome della Rosa. Si tratta di un’antichissima abbazia costruita tra il 983 e il 987 sulla cima del monte Pirchiriano. E’ a 40 chilometri da Torino. Dall’alto dei suoi torrioni si possono ammirare il capoluogo piemontese e un  panorama mozzafiato della Valsusa.  All’interno della Chiesa principale della Sacra, risalente al XII secolo, sono sepolti membri della famiglia reale di Casa Savoia. L’edificio è dedicato al culto dell’Arcangelo Michele, difensore del popolo cristiano. L’insieme religioso s’inserisce all’interno di una via di pellegrinaggio che va da Mont Saint-Michel, in Francia, a Monte Sant’Angelo, in Puglia.

LA STORIA

La storia, il valore spirituale e il paesaggio che la circonda rendono la Sacra una meta di richiamo per visitatori da tutta Europa. Pellegrini, fedeli, turisti, ma anche sportivi che vogliono mettersi alla prova. Dive? In percorsi di arrampicata o dedicati alla mountain-bike. La Sacra di San Michele offre al suo pubblico visite  ed eventi a cura della Comunità religiosa. Dei collaboratori o dei volontari durante tutti i mesi dell’anno. I diversi luoghi di interesse storico, architettonico e pittorico sono accessibili anche ai disabili. Ci si gode anzitutto il percorso nel verde e, a mano a mano che si sale, lo splendido panorama e l’imponente massiccio della facciata. Una volta raggiunto l’ingresso dell’Abbazia, la Sacra è pronta a svelare alcuni dei suoi elementi più suggestivi.

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