La mimosa: il fiore della Festa della Donna

Mimosa

La mimosa: il fiore della Festa della Donna. Oggi 8 marzo 2021 in tutto il mondo viene celebrata la Giornata internazionale della donna, ricorrenza che in Italia ha il suo fiore emblematico: la mimosa. Ogni anno l’otto marzo vengono ricordati i diritti, ma anche le discriminazioni e violenze che le donne sono costrette ancora oggi a subire.

LE ORIGINI DELLA FESTA

La festa, celebrata in tutto il mondo, viene fatta risalire ad un evento simbolico. Secondo la tradizione l’8 marzo 1908 a New York, 129 operaie dell’ industria tessile Cotton rimasero uccise in un incendio, mentre protestavano per le condizioni di lavoro indegne a cui erano sottoposte. Da allora, l’8 marzo è diventata la giornata ufficiale dedicata alle donne. La festa è stata celebrata per la prima volta in Italia nel 1922. Molto probabilmente l’incendio sul quale si basa è quello della Triangle Shirtwaist Company, avvenuto a New York il 25 marzo 1911. Morirono 123 donne e 23 uomini, per la maggior parte immigrati italiani.

PERCHÉ LA MIMOSA È IL FIORE DI QUESTA FESTA

La tradizione vuole che nei pressi della fabbrica bruciata l’8 marzo 1908 vi fosse una mimosa fiorita. In realtà questo fiore è stato scelto nel 1946 dall’Unione delle Donne Italiane. Si cercava una pianta fiorita ad inizio marzo, facile da trovare e poco costosa. La scelta è ricaduta quindi sulla mimosa, che ha tutte queste caratteristiche. Inoltre il suo fiore simboleggia forza e femminilità. È una pianta capace di vegetare anche in terreni difficili, proprio come le donne, che nella storia hanno saputo affrontare ostacoli di ogni genere.

LE SUE CARATTERISTICHE

La mimosa, il cui nome scientifico è acacia dealbata, è una pianta originaria del sud-est australiano e della Tasmania. Qui può raggiungere un’altezza di 20-25 metri. I suoi fiori sono formati da piccole palline di colore giallo, raggruppate a grappoli. I rami, di colore verde, hanno la superficie finemente vellutata. La chioma è composta da numerose foglioline, di tipo pennato, accoppiate in 30-40 paia. Hanno la caratteristica di essere aperte e piene durante il giorno, per poi chiudersi e ripiegarsi nelle ore notturne.  I suoi rami sono delicati e si spezzano facilmente sotto l’azione del vento. È giunta in Europa all’inizio del XIX secolo, dove si è adattata molto bene al clima mediterraneo, caratterizzato da inverni miti ed estati secche.

LA DIFFUSIONE IN LIGURIA

In Italia è molto diffusa in Liguria, dove ogni anno, tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, regala macchie di colore che tingono di giallo le colline. In Provincia di Imperia, tra Vallebona e Perinaldo, lo spettacolo è meraviglioso. Da lontano è come vedere una moltitudine di canarini riuniti. La mimosa è il fiore simbolo di Pieve Ligure, un comune nel Golfo Paradiso, dove ogni secondo fine settimana di febbraio, si celebra una festa a lei dedicata. La celebrazione prevede una sfilata di carri allegorici addobbati con questo fiore lungo la via principale della città.

LA STRADA DELLA MIMOSA

In Costa Azzurra è stata creata la “Strada della Mimosa”, un percorso di 130 km. Inizia a Bormes-les-Mimosas, attraversa Rayol-Canadel sur Mer, Sainte-Maxime e Saint-Raphaël, tocca Mandelieu-la-Napoule, Tanneron e Pégomas, e termina a Grasse. Un percorso tra borghi pittoreschi, tinto del blu cobalto del mare, del giallo del sole e dei fiori e del verde di foreste e boschi. Ogni anno, l’ultimo fine settimana di gennaio, a Bormes-Les-Mimosas si tiene Mimosalia, la grande manifestazione dedicata a questa pianta. Mandelieu-La-Napoule organizza invece la Festa della Mimosa a metà febbraio.

LE MIMOSE DEL PRINCIPATO DI SEBORGA

Famose in tutto il mondo sono le mimose del Principato di Seborga, un piccolo comune situato nell’entroterra tra Ospedaletti e Bordighera, che rivendica la propria indipendenza dall’Italia. L’economia di territorio, oltre che sul turismo è basata proprio sulla coltivazione di mimose e ginestre, molto apprezzate per la loro qualità. Dalla mimosa vengono ricavati anche cosmetici, come l’ottima crema per le mani, idratante e protettiva. Il destino ha voluto che a capo di questo principato delle mimose ci sia una donna, la Principessa Nina, incoronata il 20 agosto 2020.

COME COLTIVARE LA MIMOSA

La mimosa è una pianta che patisce il freddo e nelle nostre zone deve essere coltivata in vaso. La si può piantare in giardino solo in una posizione sempre soleggiata, soprattutto in inverno ed al riparo dal vento. Il vaso in terracotta va riempito con terriccio universale misto a torba e terriccio per acidofile. Questa pianta ha bisogno di luce intensa tutto il giorno. In primavera va annaffiata una volta alla settimana. Nei periodi di caldo inteso le irrigazioni vanno aumentate in modo che il terriccio sia sempre umido, stando però attenti a non creare ristagni idrici. Durante l’inverno va collocata in una veranda non riscaldata, ma sempre alla luce. Annaffiarla con parsimonia, ma senza lasciare che la terra asciughi completamente. Non va assolutamente collocata in casa.

COME CONSERVARLA RECISA

I fiori di mimosa ricevuti in regalo per la Festa della Donna possono essere conservati per alcuni giorni. Dopo aver tolto la carta o il nastro con cui sono legati i rametti, con un coltellino eliminare eventuali foglie rovinate e quelle che si trovano alla base dei rametti. Successivamente immergere le mimose in un vaso con acqua fresca e pulita. Per ristabilire il pH ideale aggiungere 2-3 gocce di limone. Se tutti i fiorellini non sono ancora sbocciati, l’acqua del vaso deve essere leggermente intiepidita. Il recipiente va quindi collocato in un luogo fresco in piena luce, ma lontano da fonti di calore come i termosifoni. Va inoltre riparato dai raggi diretti del sole. Le stanze ideali sono cucina e bagno. I rametti vanno vaporizzati regolarmente.

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Testo di Andrea Carnino. Iscriviti alla nostra pagina Facebook L’Agenda News: clicca “Mi Piace” e gestisci impostazioni e notifiche in modo da non perderti più nemmeno una notizia! Segui e metti mi piace al canale YouTube L’Agenda.