La Lega Nord di Giaveno commenta il nuovo regolamento del Consiglio Comunale

GIAVENO – La sezione giavenese della Lega Nord in una conferenza stampa tenutasi lunedì 20 marzo ha affrontato il tema delle modifiche recentemente introdotte al regolamento Comunale, argomento discusso nell’ultimo Consiglio e che molte polemiche ha sollevato.

Un regolamento che limita fortemente le opposizioni, a detta del Segretario Stefano Olocco e Patrizio Sgarra, contenente specifiche non utili. Esso a loro avviso non è idoneo a velocizzare la discussione, nè consente alle minoranze di lavorare meglio con la maggioranza. “Esso conferma, dopo tre anni dalle votazioni, la volontà della maggioranza di mettere un bavaglio alle voci contrastanti. – Commentano i leghisti giavenesi – Una scelta simile appare come una rivalsa continua, sfociando in una spirale negativa, un muro che in futuro sarà difficile abbattere.

Affermano infatti: “Abbiamo deciso di volerci occupare delle recenti modifiche al regolamento del Consiglio Comunale, modifiche quanto meno peggiorative e fortemente limitanti la libertà d’azione e di rappresentanza dei consiglieri comunali. Il dato politico rilevante, evidente sotto gli occhi di tutti è che questo regolamento è figlio una politica di continuo scontro tra due blocchi e di rivalsa continua. Certo queste non sono le premesse corrette per una fase legislativa delle regole del funzionamento del Consiglio Comunale. E’ talmente palese come le regole non dovrebbero essere scritte solo per il presente ma anche per il futuro, in fondo le amministrazioni vanno e vengono ma le regole, quelle restano.” Secondo la Lega Nord, infatti, un dato da tenere presente è  che le maggioranze di oggi potrebbero non essere quelle di domani: l’amministrazione giaconiana potrebbe trovarsi in futuro a dover sottostare alle regole da essa stessa stabilite.

Aggiungono dunque: “Senza troppi giri di parole le nuove regole sono peggiorative di quelle esistenti precedentemente. La fortissima limitazione del numero di istanze, interpellanze, mozioni che possono essere presentate va a colpire le opposizioni, che nell’esercizio del controllo a loro attribuito vengono penalizzate fortemente. La possibilità che il comportamento di un consigliere comunale possa portare alla sua esclusione dalla seduta, magari fino a tre sedute, non solo suona sbagliato, ma è proprio sbagliato. Senza considerare l’enorme mole di piccole precisazioni che nell’insieme rendono il regolamento sì più dettagliato, ma meno flessibile ed attuabile, con conseguenti situazioni di stallo e farraginosità.” L’affermazione della Lega si riferisce alla previsione, nel nuovo testo, di un ammonimento di coloro che non tengano un comportamento ‘dignitoso e corretto’: “Con quali criteri ed a parere di chi viene stabilito se un comportamento non risulta tale?” si domandano.

La Lega Nord giavenese contesta in particolare l’art. 7, riguardante l’ordine del giorno: nella versione precedente era previsto che gli argomenti fossero ‘firmati e sottoscritti dal Presidente del Consiglio’, mentre oggi si prevede altresì che questi li ‘formuli’, una modifica non da poco, secondo la Lega, che pone enormi poteri decisionali nelle mani del Presidente: “Come può un arbitro coordinare i lavori?” 

Olocco e Sgarra analizzano poi l’art.10 che richiede la maggioranza di 1/5 per richiedere il Consiglio Comunale aperto, “Un calcolo ‘bulgaro’, lo stesso TUEL contiene una previsione diversa.

 “Siamo dinnanzi ad un quadro schizofrenico: dove si millanta più partecipazione dal basso attraverso commissioni e poi si limita il lavoro dei rappresentanti democraticamente eletti dai cittadini. Una lettura scevra dal tifare per una fazione o per un’altra non può non notare come sia piuttosto imbarazzante il silenzio di parte delle opposizioni. Certo abbiamo opposizioni che non hanno mai presentato nemmeno una mozione, istanza o interpellanza – affermano riferendosi al gruppo Insieme per Giaveno – né tanto meno l’idea di un lavoro utile per i cittadini, a partire dal gruppo del PD che ha fatto dell’astensione alle votazioni una vocazione politica. Il silenzio dei Cinque Stelle, anch’esso inspiegabile. Inutile fare dissertazioni sul tema: le nuove regole sono peggiori di quelle di prima, riteniamo che il colpevole silenzio da parte di alcune opposizioni abbia lo scopo scientifico di trasformare un dibattito importante nelle solite noiose polemiche da contrapposizione. Su ciò ognuno trarrà le debite conclusioni.”

“Il nostro auspicio sinceramente – aggiungono – è che l’Amministrazione riveda queste scelte aprendo un tavolo di concertazione delle regole e che soprattutto ponga rimedio alle parti più controverse. Un migliore clima in Consiglio Comunale si ottiene attraverso un clima di rispetto reciproco: dei propri ruoli e delle persone.

Ma il commento della sezione giavenese della Lega vuole anche essere propositivo: “Invece di concentrarsi su sterili polemiche, riteniamo che sarebbe più interessante e utile per la popolazione che ci si concentri su temi concreti quali la sicurezza e la sanità.” In merito al primo punto la Lega evidenzia che 18 mesi fa molte parole furono fatte sul tema e che fu indetto un Tavolo, cui assistettero numerosi cittadini interessati, ma che tuttavia l’incontro restò un unicum, risolvendosi in un nulla di fatto. Riguardo invece al tema sanità, la Lega afferma di aver ricevuto numerose e a loro avviso fondate segnalazioni sui lunghi tempi d’attesa per le prestazioni ambulatoriali, affermando che è responsabilità del Sindaco provvedere all’attuazione del Piano Sanitario Locale. Un ulteriore spunto di interesse secondo Olocco e Sgarra è il tema immigrazione: la LegaNord di Giaveno ha richiesto un chiarimento al Primo Cittadino su quanti stranieri siano accolti sul territorio cittadino e quali attività essi svolgano. La risposta ricevuta non ha soddisfatto i leghisti: “Ci è stato risposto che i migranti ospitati sono circa 79 (‘Circa’? affermazione vaga) dei quali solo uno risulta corrispondere sicuramente a soggetto avente diritto all’asilo politico. Inoltre la Prefettura in una conferenza a Valgioie aveva affermato di svolgere controlli a tappeto in tutte le strutture ospitanti, ma a Giaveno nessun controllo è stato effettuato.”

“A noi come Sezione – concludono – farebbe immensamente piacere parlare di altre priorità, di tutte quelle cose che interessano la vita dei cittadini direttamente: come la sicurezza (intesa come prevenzione e lotta alla criminalità) di cui secondo noi ci si è occupati solo in maniera superficiale e da cui, visti i maggiori poteri che sono oggi nelle possibilità del Sindaco e della Polizia Locale, ci saremmo aspettati qualcosa di più. Del netto peggioramento delle prestazioni ambulatoriali fornite presso la struttura sanitaria di Giaveno. Solo per portare alcuni esempi. Ad oggi però ci troviamo dinnanzi ad una stortura del processo democratico e abbiamo il dovere morale di denunciarlo.”