La Guardia di Finanza di Susa sequestra 140 mila capi contraffatti

Guardia di Finanza

SUSA – La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 140.000 capi contraffatti tutti riconducibili a prodotti ufficiali (cappelli, sciarpe, bandiere, maglie, felpe, pantaloncini, accessori e gadget vari) posti in commercio dalle società calcistiche più famose, sia italiane che europee e, denunciato all’Autorità Giudiziaria 17 persone per contraffazione. Il valore complessivo della merce sequestrata, se messa in commercio, è pari a 650 mila euro.

La Compagnia di Susa

Questi sono i numeri di un’attività investigativa nel settore del merchandising sportivo, conclusa dalla Compagnia di Susa intensificatasi in coincidenza di alcuni importanti eventi calcistici del Campionato di serie A e della “Champions League”. La produzione della merce contraffatta avveniva sulla base della programmazione dei principali eventi calcistici, così da soddisfare appieno le richieste del “mercato”. L’indagine, coordinata dal Dottor Alessandro Aghemo, Sostituto Procuratore della Repubblica di Torino, ha permesso ai Finanzieri di individuare e risalire la filiera produttiva e distributiva del mercato illecito; l’attività ha interessato diverse imprese che producevano abbigliamento e gadget falsi con i loghi delle principali squadre italiane ed europee operanti nelle province di Torino, Vercelli, Cosenza, Milano, Napoli e Bergamo.

Merce targata Juventus

L’ultima produzione abusiva scoperta dai militari della Compagnia di Susa nella provincia di Bergamo era destinata in particolare, alla distribuzione di sciarpe evocative degli eventi calcistici “Champions League 2016-2017 quali Juventus-Porto, Napoli-Real Madrid e Juventus-Barcellona”. Vista dall’esterno, la ditta controllata aveva le sembianze di un deposito fatiscente, al suo interno invece vi era una vera e propria fabbrica di produzione di materiale sportivo contraffatto. Sono stati inoltre rinvenuti molti macchinari industriali (macchine cucitrici, banchi da lavoro, ferri da stiro professionali per le stampe “a caldo”) necessari alla lavorazione e al confezionamento di qualsiasi prodotto (magliette, cappellini, sciarpe). Le attività appena concluse denotano l’altissima attenzione delle Fiamme Gialle verso questi fenomeni e garantiscono la leale concorrenza tra le imprese del territorio ed indirettamente promuovono prospettive di crescita sane del mercato del lavoro e della produzione, a tutela delle libertà economiche di tutti i cittadini.

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