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martedƬ, 8 Ottobre 2024

La Finanza di Torino blocca una rete di siti informatici di investimenti di cripto-valute

TORINO – La Guardia di Finanza di Torino ha scoperto una vasta rete di siti informatici che proponeva investimenti in cripto-valute attivitĆ  in assenza della iscrizione nellā€™apposito albo previsto dalla normativa di settore a tutela dei cittadini. In particolare, i Finanzieri del Gruppo Torino e del dipendente 2Ā° Nucleo Operativo Metropolitano, nellā€™ambito di una mirata attivitĆ  di intelligence, autonomamente esperita nel mondo del web a contrasto dellā€™abusivismo finanziario, hanno individuato 50 ā€œdominiā€, con milioni di visualizzazioni in tutto il mondo, attraverso cui erano proposti investimenti in valute virtuali da soggetti non autorizzati.

I SITI

I siti, appoggiati a societĆ  estere e gestiti con server collocati oltre i confini nazionali, erano consultabili in varie lingue, tra cui quella italiana, e fornivano indicazioni sulle modalitĆ  di accesso attraverso appositi tutorial. Allā€™utente che si collegava alla pagina web dedicata, veniva offerta una vera e propria proposta di investimento (tanto che sui siti si fornivano informazioni idonee a mettere i risparmiatori in grado di valutare se aderire o meno allā€™iniziativa) negoziabile anche in mercati esteri, previa apertura di un conto corrente sul quale era necessario eseguire, preliminarmente, un versamento in denaro, prospettando guadagni che potevano arrivare, in due anni, fino a quasi il 100% dellā€™importo investito.

ON LINE

Si trattava, in sostanza, di operazioni di trading on line (rientranti tra quelle previste dal Testo Unico della Finanza) effettuate tramite Internet, consistenti nella negoziazione, esecuzione, ricezione e trasmissione di ordini, per le quali sarebbe stato necessario che lā€™intermediario cui era riconducibile lā€™attivitĆ  di investimento fosse abilitato allo svolgimento di tali servizi. Pertanto, le Fiamme Gialle, al termine di unā€™accurata e complessa operazione di ricognizione dei siti individuati e di analisi dei profili dei soggetti coinvolti, hanno denunciato alla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, per il reato di abusivismo finanziario, i responsabili dellā€™attivitĆ  illecita. Inoltre, hanno segnalato alla Consob i 50 portali Internet identificati, 28 dei quali sono stati oscurati mentre 22, nel frattempo, erano stati chiusi.

LA GUARDIA DI FINANZA

Consob e Guardia di Finanza hanno concordato di proseguire e intensificare la collaborazione in questo campo. A tal fine ĆØ stato deciso di istituire un apposito gruppo di lavoro congiunto. Lā€™azione in rassegna conferma il ruolo ricoperto dal Corpo quale polizia economico-finanziaria a salvaguardia dei cittadini e del regolare funzionamento dei mercati finanziari, anche digitali, di modo da scongiurare possibili tentativi di abusivismo finanziario che possano danneggiare i potenziali clienti, compromettendo la trasparenza degli investimenti dei risparmi.

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