La cultura in Piemonte dopo l’emergenza e le strategie per il post Covid

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PIEMONTE – L’Osservatorio Culturale del Piemonte ha presentato oggi la Relazione Annuale 2021-2022 della situazione dopo il Covid. La cultura in Piemonte. Partecipazione e strategie organizzative nel post Covid. I monitoraggi specifici degli effetti della pandemia sulle organizzazioni sin dal febbraio 2020 hanno consentito di offrire nelle diverse fasi uno spaccato aggiornato sul comparto culturale piemontese. Accanto a questi, per delineare nuovi modelli di comportamento e offrire una chiave interpretativa delle attuali logiche di consumo, l’Osservatorio ha messo in relazione tre diverse fonti: il Rapporto 2021 sul Benessere Equo e Sostenibile dell’Istat; l’indagine di Ires Piemonte 2022 sul Clima di Opinione dei Piemontesi; la survey dell’Osservatorio su Consumi Culturali e tempo libero dei Piemontesi del maggio 2022.

LA CULTURA IN PIEMONTE

L’innesto del biennio pandemico in una delle peggiori crisi economiche del secolo, la crisi delle socialdemocrazie, l’aumento delle disuguaglianze, il calo del reddito medio e una guerra alle porte dell’Europa che ha inasprito i già drammatici effetti del Covid, continuano a connotare di incertezza un settore ancora in sofferenza ma che, soprattutto nel 2022, sta cercando di risalire la china. Sebbene nel leggere i dati l’attenzione sia incentrata sulle differenze qualitative e quantitative rispetto al 2019 – anno che ha preceduto gli effetti deflagranti della pandemia – occorre ricordare come il 2019 non fosse affatto il migliore degli anni possibili in generale, e per la cultura in particolare.

LA PRODUZIONE CULTURALE IN PIEMONTE DOPO IL COVID

Per quanto riguarda la produzione, se nel 2020 era stata stimata una perdita secca di incassi attorno ai 220 milioni di euro rispetto al 2019, per il 2021 lo shock appare meno violento, con segnali di ripresa in diversi sub settori, ma certamente impressionante, anche perché si stratifica sulla situazione difficilissima dell’anno precedente. Nel 2021, le 20,6 mila imprese del sistema della produzione culturale e creativa in Piemonte censite da Fondazione Symbola hanno occupato 73,5 mila addetti, generando un valore aggiunto di 4,6 miliardi di €: alle perdite consistenti di tutti i comparti della cultura, fa riscontro il balzo in avanti della filiera dei videogiochi e software, unico comparto a crescere anche negli ultimi 2 anni (+11% nel 2021 rispetto al 2019).

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