La cimice asiatica: un insetto molto dannoso. La cimice asiatica è giunta in Italia nel 2012. Estremamente infestante e prolifaga, sta diventando un vero e proprio flagello per gli agricoltori. Questo insetto danneggia infatti moltissime coltivazioni, dalla frutta alla verdura. In Europa non ha predatori specifici e quindi si diffonde rapidamente.
LA DIFFUSIONE DI QUESTO INSETTO
La cimice asiatica, conosciuta anche come cimice marmorata o come Halyomorpha halys, è un insetto appartenente alla famiglia delle Pentatomidae. Originario di Cina, Giappone e Taiwan, è stato introdotto accidentalmente in occidente infilandosi dentro agli imballaggi delle merci. Negli anni ’90 ha colonizzato l’America Settentrionale. Dal 2012 è giunto anche in Italia ed i primi esemplari sono stati ritrovati nella provincia di Modena.
LE SUE CARATTERISTICHE
Il suo aspetto è simile a quello delle cimici verdi. La principale differenza è la colorazione bruna sulla parte superiore e sul lato inferiore, con toni di grigio, bianco sporco, nero e rame. La cimice asiatica presenta sotto il pronoto cinque bande chiare, le antenne hanno striature bianche e nere, l’addome è circondato da un’orlatura bianca e nera, le zampe presentano bande bianche e nere e la parte membranosa e trasparente delle ali è caratterizzata da macchie nere e di forma allungata. Gli adulti hanno una lunghezza compresa tra i 12 ed i 17 millimetri. In autunno, per ripararsi dal freddo, cerca riparo nelle nostre abitazioni. Nei confronti dell’essere umano non è pericolosa. L’unico problema è rappresentato dall’odore sgradevole che emana se disturbata o schiacciata. Nonostante questo, vanno eliminate e non semplicemente allontanate dalle abitazioni.
PERCHÉ È INVASIVA
La cimice asiatica è molto prolifica ed è affetta da fame insaziabile. Non ha predatore quindi si diffonde molto velocemente senza problemi. È molto longeva, infatti un individuo adulto può raggiungere facilmente un anno mezzo di età. Le femmine possono deporre a più riprese gruppi di 28 uova. L’insetto è in grado di volare per chilometri alla ricerca di cibo. Il suo proliferare è favorito dalla presenza di edifici rustici, pali, cortecce e materiali accatastati, Ci sono alcune piante che si prestano più di altre a favorire la sua riproduzione. Esse sono corniolo, frangola, prugnolo, sanguinello, nocciolo, aceri e frassini.
PERCHÉ È DANNOSA
La cimice asiatica si alimenta di molte specie fruttifere e vegetali. Preferisce le culture di melo e pero, causando in alcuni casi una perdita del raccolto superiore al 50%. Colpisce anche pesco, ciliegio, albicocco, agrumi, olivo e pomodoro, nutrendosi di tutte le parti epigee delle piante, andando a pungerle ripetutamente per trarne nutrimento.
I principali danni causati dalla cimice sono:
- cascola dei frutti;
- deformazione e decolorazione esterna dei frutti, con indurimenti in corrispondenza della zona della puntura;
- depressioni, aree necrotiche, suberificazioni e deliquescenza della polpa.
In conseguenza di questo, i frutti colpiti da questo insetto non sono più commercializzabili sul mercato, sia per il danno estetico che per l’impossibilità di consumarli in quanto ne risulta alterata la qualità.
COME ELIMINARLA DALLE NOSTRE CASE
Ecco qualche consiglio per eliminare questo insetto dalle nostre case:
- sigillare eventuali crepe e/o fessure che consentono il passaggio dell’insetto come: tubazioni, canalizzazione e profilati;
- utilizzare strumenti di pulizia che emettono vapore;
- non liberare le cimici raccolte all’aperto. Si possono eliminare chiudendole in un contenitore, per poi liberarle in acqua e sapone liquido di Marsiglia. La sola acqua, non saponata, non consente l’annegamento delle stesse;
- mettere delle zanzariere o delle reti anti-insetto alle finestre, attorno ai comignoli dei camini non in uso e sulle prese d’aria;
- usare uno spray all’aglio. Si sa che l’aglio è uno degli antiparassitari naturali più efficaci per proteggere dagli insetti orto e piante in vaso. In giardino piantare delle file di aglio tra un’aiuola e l’altra e tra le piante da frutto;
- usare reti per la copertura delle coltivazioni e tessuto non tessuto per riparare le piante;
- spruzzare periodicamente uno spray a base di sapone di Marsiglia sulle piante da frutto;
- controllare il bucato, perché capita non di rado che le cimici si nascondano tra i panni stesi all’esterno;
- cambiare le luci esterne, preferendo lampadine a luce gialla o calda;
- chiudere le aperture dei camini quando non vengono utilizzati.
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