Infermieri del Nursind: “Se si apre Giaveno mancano i professionisti a Rivoli, bisogna assumere subito”

Polo sanitario Giaveno

Golia

Lettera del 25 marzo 2022.

“Gli Infermieri dicono basta… Nursind, basta spremere i sanitari. Nursind AslTo3 chiede chiarezza alla direzione dell’AslTo3 e della Regione Piemonte. Gli infermieri sono esausti, i ritmi di lavoro sono insostenibili e l’amministrazione ha assunto con il contagocce. Apprendiamo che l’Amministrazione ad aprile vuole riaprire i PPI di Venaria e di Giaveno, come NURSIND intendiamo esprimere la nostra contrarietà, non ci sono i presupposti. Questa apertura, viene comunicata, senza tener conto delle risorse personale e di chi andrà a lavorare in questi servizi. Se ancora si farà appello agli infermieri e OSS di altri servizi del Presidio di Rivoli inizieranno forti azioni di protesta e saremo sempre in prima fila nella difesa dei diritti dei colleghi.

Prima l’azienda dovrebbe utilizzare la dirigenza con obiettivi organizzativi per studiare le risorse a disposizione, riteniamo sia inutile farsi vanto di aperture di servizi utilizzandoli come specchietto per le allodole. Il personale non sono pedine e spostando la coperta la stessa resta molto corta. Come Nursind abbiamo scioperato il 28 gennaio a livello Nazionale con migliaia di infermieri in tutte le Piazze, abbiamo rinnovato la protesta in attesa di un contratto dignitoso per la nostra professione. Ad oggi gli infermieri attendono ancora l’erogazione dell’indennità specifica infermieristica da parte del governo, stanziata e mai erogata, e maggiori fondi per le assunzioni sottolineando come le condizioni di lavoro siano diventate inaccettabili, ricalca l’esponente Nursind Guidolin, a livello dell’AslTo3 stiamo attendendo, come confermato dall’Assessore alla Sanità, che sia pagato il 50% degli arretrati mancanti degli straordinari, il lavoro va pagato o la lotta si farà dura.

Chiediamo come Nursind il rinnovo dei contratti in scadenza a breve e la stabilizzazione degli Infermieri assunti in AslTo3 con contratti con durata superiore ai 18 mesi o presto avremo una ulteriore carenza di personale che porterebbe l’asl in una condizione di grave sofferenza.

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