In Val Sangone il sentiero “Quota 1000” tra Valgioie, Coazze e Giaveno

GIAVENO – L’itinerario in Val Sangone tocca i territori dei comuni di Valgioie, Coazze e Giaveno. Per percorrere il sentiero bisogna seguire il segnavia con triangoli giallo-verde e con l’indicazione ‘Quota 1000’. Attenzione però: molti ormai sono sbiaditi o in alcune zone assenti. Per lo sviluppo chilometrico, può essere diviso in più tappe. Sul percorso sono presenti strutture ricettive: la Casa Alpina Evelina Ostorero a Forno di Coazze, Osservatorio per l’Ambiente-Palazzina Sertorio nella valle del Sellery, Rifugio La Madlena in borgata Maddalena. Scegliamo di partire da Valgioie, lasciando l’auto in borgata Chiodrero. Nello spiazzo antistante l’ufficio turistico, per poi proseguire verso borgata Tortorello per un breve tratto su strada asfaltata e continuare sulla carreggiabile sterrata. Dopo alcuni tornanti, si raggiunge la borgata Bagagera. Si prosegue per comodo sentiero fino al Piano Aschiero.

COLLE REMONDETTO

Da lì si oltrepassa il Colle Remondetto e, continuando verso ovest, fino ad incontrare la diramazione dove passa il ‘sentiero dei Franchi’, si raggiungono le Prese Brunet. Passando per il sentiero a mezzacosta, si attraversano alcune borgate arrivando al pianoro dove è situata borgata Palè. Da qui si sale verso la fontana dell’Acero e, passando per il Roc du Jermu per comodo sentiero, si arriva al rifugio Coazze, in località Ciargiur. Dal rifugio si scende nel vallone del Rocciavrè in Val Sangone. Si raggiungono la Borgata Flizzo e l’ex miniera di talco di Garida, per poi scendere a borgata Ferria e alla Casa Alpina “Evelina Ostorero”. Si prosegue verso borgata Molé e si raggiungono le Prese Agostino. Quindi, facendo un tratto di asfalto, ci si inoltra nella valle del Sellery lungo una pista agrosilvopastorale che conduce al rifugio Osservatorio per l’Ambiente-Palazzina Sertorio. Da qui si prende il sentiero diretto a Prese Meinardo.

RIO BRUNEL

Quindi si sale, superando il Rio Brunel, fino a raggiungere il bivio con il sentiero 409, sul quale si prosegue in direzione della Casa Verde (Rifugio Brunello). Con ripida salita ci si inerpica sul versante settentrionale del Monte Muretto fino al Colletto Roc Bianc. Oltrepassata la fontana Pitacrù si raggiungono i casolari delle Crocette, immerse nella faggeta. Da qui, su bella mulattiera in leggera discesa, si raggiungono le Prese Franza ed in breve si arriva a alla località Pian Savin. Si prosegue dal bivio 406-407, seguendo il 406 in direzione Merlera e costeggiando un’antica bialera che portava l’acqua alla Borgata Budin. Lasciata la bialera, si scende verso la borgata Merlera. Si prosegue quindi per borgata Gaudi e di seguito a case Nanot. Da quest’ultima, svoltando a destra, si scende a case Galletto sino ad arrivare al ponte sul torrente Romarolo.

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