Il turismo come motore propulsivo dell’economia in Provincia di Torino

hotel albergo

TORINO – Il turismo come motore propulsivo dell’economia: i benefici generati vanno ben oltre le porte dell’albergo (Federalberghi Torino).

IL TURISMO COME MOTORE PROPULSIVO DELL’ECONOMIA

In provincia Torino sono censite 16.670 camere alberghiere. Le unità locali delle imprese attive nel settore ricettivo e della ristorazione danno lavoro a più di 45 mila addetti.  Considerando queste e altre informazioni, si può stimare che il valore aggiunto turistico per il territorio sia pari a 1.457.316.559 di euro. I dati sono estratti dal rapporto “Alberghi e affitti brevi”, presentato in occasione della 73a assemblea Federalberghi, che si svolge in questi giorni a Bergamo-Brescia, Capitale Italiana della Cultura. Dallo studio, emerge con chiarezza come il valore generato da un soggiorno in albergo è ben diverso dall’alloggio in un appartamento in affitto.

IN ALBERGO

Basti pensare, infatti, per fare solo un esempio, al personale impiegato nelle due diverse formule di ospitalità: in albergo non ci si limita a fornire le chiavi all’arrivo e a pulire la stanza al termine del soggiorno, ma si forniscono innumerevoli ulteriori servizi grazie a personale altamente qualificato. Più in generale, il contributo di un albergo all’economia locale non sta semplicemente nei suoi fatturati, nella sua economia in senso stretto, ma negli effetti espansivi che è in grado di diffondere sugli altri settori.

I DATI

“I dati raccolti da Federalberghi confermano e certificano due aspetti che sosteniamo da tempo, da un lato il turismo nel nostro paese si conferma asset strategico e dall’altro i benefici economici generati dai turisti non riguardano soltanto il comparto turistico-ricettivo ma si estendono all’intero tessuto economico del territorio – dichiara Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino – i turisti che visitano una destinazione non restano chiusi in hotel ma acquistano biglietti dei musei, utilizzano i mezzi pubblici, pranzano e cenano nei ristoranti, comprano nei negozi con effetti immediati sull’economia locale. In cambio, chiedono servizi adeguati e un’accoglienza qualificata che soltanto le strutture ricettive possono garantire, per questo chiediamo da tempo di vigilare sul fenomeno dell’abusivismo e degli affitti brevi, prevedendo regole uguali per tutti coloro che svolgono un’attività ricettiva”. 

Il testo integrale dello studio “Alberghi e affitti brevi – modelli di sviluppo locale a confronto”, realizzato da Sociometrica in collaborazione con il CFMT (Centro di Formazione Management del Terziario), è disponibile sul sito www.federalberghi.it.

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